Home / ATTIVITA' PARLAMENTARE / QUESTIONI NAZIONALI / Covid-19: misure restrittive in base al coefficiente di rischio
Le misure saranno adottate secondo criteri dettati dall’oggettività e dalla scienza e secondo criteri di adeguatezza e proporzionalità. Vi sono regioni, come la nostra Lombardia dove la giunta non ha fatto nulla in vista di prevenire e contenere la seconda ondata di contagi e ora attende passivamente le decisioni del governo perché incapace di assumerne di proprie, in cui la situazione è ben più grave rispetto ad altre, per questo motivo saranno prese decisioni diversificate per aree di rischio.
Regime differenziato, basato sui diversi scenari regionali. Decisione maturata sulle base dei dati oggettivi e scientifici elaborati dal ISS (Istituto Superiore di Sanità).
Massima precauzione, secondo criteri di adeguatezza e proporzionalità. Oggi disponiamo di una struttura di prevenzione e monitoraggio che a marzo non avevamo. Oggi possiamo elaborare dati attraverso procedure scientifiche. Restrizioni e allentamenti flessibili.
Le regioni d’Italia verranno divise in tre aree distinte, stabilite sulla base del coefficiente di rischio calcolato.
Chiusura centri commerciali fine settimana
Chiusura musei e mostre
Chiusure sale giochi
Riduzione 50% del trasporto pubblico
Limiti agli spostamenti da a regioni con livelli di rischio più alte, salvo le comprovate esigenze di lavoro, salute, studio.
Limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale, salvo le comprovate esigenze di lavoro, salute, studio.
Didattica a distanza anche integrale, per le scuole superiori.
Per Regioni a rischio più elevato saranno previste ulteriori misure restrittive in proporzione al coefficiente di rischio. Ancora in corso la conferenza con le Regioni. Terremo conto delle loro istanze.
La priorità è la difesa della vita umana e della salute, che costituisce una precondizioni per il godimento di tutti i diritti costituzionalmente garantiti.
Siamo consapevoli delle difficoltà dei cittadini, siamo anche coscienti delle profonde ripercussioni che le restrizioni avranno su economia e redditi. Non vi è alcun dilemma salute e economia. Tanto più saremo efficaci nell’abbattere la curva dei contagi, tanto meglio ripartiremo.
Non arretreremo di un millimetro, nel garantire tutto il sostegno necessario per il tempo in cui sarà necessario al mondo del lavoro. Fino a marzo del prossimo anno saranno bloccati i licenziamenti e la cassa integrazione sarà gratuita per gli imprenditori che subiranno le limitazioni restrittive. Stiamo già lavorando per i settori colpiti, per i quali erogheremo ristori al più presto.
Restiamo uniti in nome dei valori che sono a fondamento del nostro quadro costituzionale.
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