L’approvazione di una legge che istituisca il SNPA è a mio avviso fondamentale, fortemente voluta dal M5S, perché porterebbe a compimento quel percorso di tutela ambientale inaugurato un anno fa, con l’approvazione della norma che punisce gli ecoreati.
Le due cose sono strettamente legate, dal momento che le Agenzie Ambientali rappresenterebbero, all’atto pratico, l’organismo preposto a vigilare e a far rispettare i vincoli imposti dalla legge sugli ecoreati.
Non possiamo inoltre scordare l’importanza di questa proposta per mettere a tacere le voci di uno smantellamento/depotenziamento di Ispra e per fermare sul nascere uno strano trend che vedeva lo smembramento di alcune funzioni delle Arpa in alcune regioni.
Finalmente, dopo essere rimasta per due anni ferma al Senato, la legge sul SNPA è stata approvata alla Camera. Il testo unificato approvato oggi è sostanzialmente lo stesso di quello rispetto al quale il Movimento 5 Stelle ha lavorato e si è espresso in senso favorevole, ragion per cui non vi erano ragioni per cambiare la nostra posizione.
Stabilire funzioni precise, di coordinamento e ricerca applicata ai controlli, per quanto riguarda Ispra, ci mette finalmente in condizioni di fare chiarezza sugli scopi e la missione dell’istituto. Il passaggio che credo fondamentale è su tutti quello del l’istituzione dei LEPTA (Livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali) che potranno garantire, se applicati, un servizio di qualità omogeneo in tutta la penisola per i cittadini e gli enti.
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Premesso ciò sono necessarie a nostro avviso alcune osservazioni, utili a migliorare il testo stesso. Denunciamo intanto che il sistema di protezione dell’ambiente progettato non potrà contare sul valido supporto tecnico del Corpo forestale dello stato. L’istituzione del sistema di coordinamento ambientale, infatti, non si concilia con l’assurda decisione del Governo di sopprimere il CFS.
Avremmo voluto Agenzie più indipendenti e autonome, che svolgessero controlli anche sulle scelte politiche in materia di ambiente, analizzando dal punto di vista tecnico le conseguenze sul territorio delle scelte fatte in questi palazzi. Purtroppo, non siamo riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi perché è mancato l’appoggio della maggioranza. Come M5S abbiamo migliorato molto il testo, però.
Inoltre la maggior parte degli articoli rinvia a successivi decreti attuativi, problema evidenziato non solo da noi ma anche da vari soggetti auditi in commissione, come ad esempio Assoarpa la quale ha rilevato come il provvedimento, non essendo self-executing, possa generare non poche incertezze e ritardi applicativi.
Altra questione particolarmente delicata è il finanziamento delle agenzie. È chiaro che se non si prevedono delle risorse adeguate, con ogni fonte di entrata alternativa si può andare a compromettere l’indipendenza del sistema delle agenzie.
Il M5s ha proposto, altresì, la creazione di un apposito Fondo ambientale, nell’ambito del Fondo Unico Giustizia finanziato con i proventi ottenuti dal sequestro penale o amministrativo di beni mobili o immobili o dalla confisca, dalle ammende, dalle sanzioni civili e penali di natura Ambientale. Destinato quindi alla prevenzione e al contrasto di condotte lesive dell’ambiente, alla bonifica e al recupero dei siti inquinati. Sul Fondo è passato l’impegno del governo a valutare l’opportunità di realizzarlo, con un odg approvato in aula al Senato e alla Camera. Noi sappiamo però, che per quanto riguarda le voci di spesa tutto dipende da cosa politicamente si vuole, o non si vuole, finanziare. Il che ci lascia qualche dubbio, dal momento che questo Governo, ha già dimostrato tante altre volte, di non voler puntare sul controllo ambientale, ma di favorire la illeicità di alcune imprese a danno di un’imprenditoria sana e rispettosa delle regole, anche di quelle ambientali.
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