Questa mattina si è tenuto a Sesto San Giovanni un presidio di protesta presso il Residence Puccini dove per interi nuclei familiari è stata avviata la procedura di sfratto, poiché il Comune non ha pagato l’affitto al proprietario del residence, in cui aveva sistemato famiglie in difficoltà e persone fragili. Oggi sul posto anche l’ufficiale giudiziario.
Su tutto il territorio sestese, l’emergenza abitativa è tale che sono prossimi gli sfratti di quasi 670 famiglie. Particolarmente drammatico il caso degli sfratti per il residence Puccini.
La situazione delle famiglie del Residence Puccini è drammatica, ci sono condizioni gravissime e il Comune, che è stato sfrattato dalla proprietà, tace permettendo che donne e bambini, anche gravemente malati, finiscano in strada.
Questa mattina ho seguito l’ufficiale nelle sue visite agli alloggi e ho potuto constatare personalmente situazioni tragiche, in cui non sarebbe ipotizzabile uno sfratto neanche in caso di morosità colpevole. Figuriamoci in quei casi in cui le persone stanno per finire in strada, perché l’Amministrazione comunale non ha pagato l’affitto. Per giunta pur continuando a percepire tramite la tesoreria il versamento delle spese da parte di questi nuclei familiari.
Di fronte a circostanze così drammatiche, nessun membro o rappresentante della giunta sestese era presente oggi, pur essendo il Comune il diretto interessato in quanto moroso. Questa strage sociale ha tutta l’aria di essere una manovra politica fatta però sulla pelle di innocenti. Insieme ai Consiglieri comunali del M5S di Sesto San Giovanni continueremo a batterci e chiedere risposte in tutte in tutte le sedi istituzionali, motivo per cui abbiamo scritto al Prefetto di Milano e interrogato Regione Lombardia chiedendo che questa emergenza abitativa sia risolta.