Il programma ambiente del Movimento Cinque Stelle, si muoverà secondo sei direttrici. Questa la rotta tracciata dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
1) LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO
“Rendere più ambiziosa la lotta ai cambiamenti climatici attraverso la leva di uno sviluppo diverso basato sulla riduzione, fino all’eliminazione, dei fattori inquinanti soprattutto nel settore della mobilità; salvaguardare la natura, contrastare la perdita di biodiversità, valorizzare l’acqua come bene comune; impedire il consumo e lo spreco di suolo e prevenire il rischio idrogeologico; assicurare la sicurezza del territorio attraverso la prevenzione e il contrasto dei danni ambientali e la lotta alle tante terre dei fuochi presenti nel nostro Paese; governare la transizione verso l’economia circolare e ‘rifiuti zero’; diminuire, fino ad azzerarle, le infrazioni inflitte al nostro Paese dall’Unione Europea”.
2) RIFORMARE NORMATIVA AMIANTO
Il ministero dell’Ambiente dovrà essere cabina di regia, con l’obbiettivo di implementare le attività di monitoraggio, rilevazione e bonifica dell’amianto ancora presente sul territorio italiano.
3) MOBILITA’ SOSTENIBILE
“Avviare un percorso finalizzato alla progressiva riduzione di veicoli a motore alimentati a gasolio o benzina, al fine di ridurre il numero dei veicoli inquinanti”. Non solo: incentivi per l’acquisto di veicoli ibridi, predisposizione di un programma di controllo delle emissioni secondo quanto previsto dalla direttiva “NEC”, un programma di mobilità sostenibile rivolto agli enti locali, sviluppo piste ciclabili e implementazione della rete di ricarica per quanto riguarda i veicoli ibridi.
4) PARCHI
Tagliandare la legge 394 del 1991, attraverso l’introduzione di parametri di contabilità ambientale ed ecologica.
5) MAGGIOR MONITORAGGIO AMBIENTALE
Riaffermare con vigore il principio del “Chi inquina paga” attraverso il potenziamento delle Arpa e delle neonate Agenzie Ambientali. In questo senso promuovere un piano di assunzioni straordinarie per quanto riguarda le capitanerie di porto ed i carabinieri forestali.
6) INFRAZIONI UE
Intervenire in maniera mirata, coinvolgendo i rappresentanti delle Regioni coinvolte, di modo da stilare un iter attraverso il quale azzerare le sanzioni (attualmente 13, ma presto destinate a diventare 14) imposte all’Italia dall’Unione Europea a causa del mancato rispetto, da parte del nostro Paese, delle normativa su ambiente e inquinamento.