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Bollate salviamo l’ultima area verde: no al mega centro commerciale a Cassina Nuova

Bollate salviamo l’ultima area verde: no al mega centro commerciale a Cassina Nuova

Un progetto mastodontico, destinato a seppellire sotto l’ennesima colata di cemento una delle ultime aree verdi a Bollate. Allargando la prospettiva una delle ultime aree verdi di una zona, quelle del nord Milano, fra le più trafficate, cementificate e inquinate d’Europa.

Il progetto denominato Cassina Nuova, ovvero l’ambito di trasformazione commerciale dell’area compresa fra via la Cava, via C. Battisti, Via Madonna, la Sp 45 Rho Monza e il confine di Paderno Dugnano ovvero  dell’ultimo corridoio verde di collegamento fra il Parco delle Groane e il Parco della Balossa. Area verde che l’amministrazione comunale ha deciso di sacrificare, sotto oltre 50mila metri quadri di cemento e parcheggi.

“La giunta si dimostra ancora una volta miope” commenta il consigliere comunale Massimiliano Mantovani. <<Dicono che l’ultimo polmone del nord Milano è sacrificabile al confronto di qualche centinaio di posti di lavoro, come non sapessero che nel raggio di pochi chilometri abbiamo già i centri commerciali “Le Giraffe” e “Metropolitan”, oltre al mega-centro di Arese. Questo nuovo polo non farà altro che sottrarre lavoro e risorse ai centri già esistenti, oltre che ammazzare definitivamente i piccoli negozianti, massacrando così ulteriormente il già martoriato tessuto urbano dei nostri paesi”.

Da politica la questione si fa tecnica, fa notare il consigliere regionale Massimo De Rosa: “Il comune si fa forte di una destinazione d’uso ormai datata. Noi, come loro, sappiamo però che nel frattempo le cose sono cambiate. Oggi il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale ndr) non consentirebbe di individuare un ambito di trasformazione all’interno di un’area ecologica provinciale. A meno che non venga effettuata una approfondita Valutazione Ambientale Strategica (VAS), cosa che al momento non risulta sia stata fatta. Una questione che non mancheremo di sollevare, nel momento in cui il progetto arriverà in Regione Lombardia per l’Accordo di Programma”.

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