Nel giorno in cui viene presentata ufficialmente la Carta di Milano, abbiamo scritto al premier Renzi per chiedere che nel documento che rappresenta la principale eredità dell’Expo sia inserita accanto al diritto al cibo sano, nutriente e sicuro anche la tutela del suolo. E perché l’Italia si attivi in Europa per arrivare a una direttiva capace di contrastare il consumo di territorio.
Sancire quello al cibo come un diritto umano fondamentale è un principio di civiltà ed è importante che l’Italia, con la Carta di Milano, si faccia promotrice di questa sfida culturale. Ma se non si aggancia questo principio anche alla partita della tutela del suolo, risorsa finita e non rinnovabile, rischia di perdere efficacia. In Italia il consumo di suolo è una vera emergenza che secondo l’Ispra viaggia alla velocità di 8 metri quadri al secondo e la perdita di suolo agricolo tocca anche l’Europa. Visto che non c’è cibo senza suolo chiediamo, insieme ai colleghi Catania (SCPI), Mannino (M5S), Busto (M5S), Daga (M5S), Micillo (M5S), Terzoni (M5S), Realacci (PD) e Zolezzi (M5S) che hanno sottoscritto la lettera al Premier, di arricchire la Carta anche con la tutela del suolo. E soprattutto chiediamo che l’Italia, visti gli scarsi risultati ottenuti seguendo le procedure ordinarie, promuova una cooperazione rafforzata con altri otto Stati Membri per arrivare a una direttiva contro il consumo di suolo. Un’iniziativa che porterebbe l’Italia all’avanguardia in Europa su questo fronte e che arriverebbe con significativa coincidenza non solo nell’anno di Expo, ma anche nell’anno internazionale dei suoli (il 2015), quando l’ONU lancerà la nuova agenda per lo sviluppo e a pochi mesi dall’importante vertice di Parigi sul clima.
Qui puoi leggere il testo della lettera: lettera suolo Renzi