Il Parco di San Maurizio al Lambro (collinetta B) a Cologno Monzese, un tempo era un’area destinata a discarica, oggi è un parco per la cittadinanza. La società Ecosesto S.p.A., in base a una Convenzione con il Comune, si è occupata della gestione post-operativa del sito, consistente nel monitoraggio e nello smaltimento del percolato che normalmente si genera dalla degradazione dei rifiuti per 12 anni.
Tuttavia, dopo i lavori di post gestione, la società stessa ha dichiarato che erano ancora presenti quantitativi rilevanti di percolato ed ha dunque programmato il rifacimento della copertura, con un progetto di manutenzione straordinaria autorizzato da Città Metropolitana di Milano i cui lavori dovrebbero iniziare il 15 ottobre 2021.
Nel dicembre 2017 Ecosesto presenta quindi un progetto di manutenzione straordinaria per il Parco di San Maurizio al Lambro, che nel dicembre 2020 ottiene dalla Città Metropolitana di Milano l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale).
Le valutazioni di residui di percolato e la valutazione di rischio ambientale, sono quindi state stimate dalla stessa Ecosesto. Per questo, oggi 11 ottobre, in vista dei lavori, in accordo con la nostra consigliera comunale a Cologno, Monica Motta, ho richiesto ad Arpa se negli ultimi 5 anni abbia effettuato analisi nella suddetta area e con quali risultati, nonché se abbia espresso un parere nel percorso autorizzativo del progetto di manutenzione straordinaria e se attualmente siano in atto o siano previsti da parte di Arpa controlli nell’area.
La Società Ecosesto S.p.A. ha dichiarato che dalle proprie analisi non è emerso alcun rischio ambientale, ma ha comunque effettuato studi approfonditi per capire come mai le stime effettuate in fase iniziale si siano rivelate insufficienti a completare lo smaltimento dei liquidi.
Dalle verifiche della società è emerso che, nonostante l’impianto fosse stato realizzato con i migliori standard costruttivi dell’epoca, i normali fenomeni naturali (es. assestamenti del terreno) avevano compromesso l’efficacia della copertura, causando infiltrazioni di acque meteoriche che hanno incrementato la quantità di percolato presente.
Attendiamo ora da Arpa di conoscere se e quali interventi intende effettuare su questa questione.