Nella riunione del comitato ristretto, delle commissioni ambiente-agricoltura, tenutasi oggi alla camera si è arrivati a una conclusione che riteniamo per il momento soddisfacente. I relatori, dopo l’audizione della scorsa settimana dei ministri Galletti e Martina, hanno ritenuto opportuno di presentare, la settimana prossima, un nuovo testo base, che recepisca alcune richieste fatte in questi mesi, lasciando spazio, quindi ad un nuovo lavoro emendativo. Il nuovo testo ricalcherà il disegno di legge governativo esistente, con alcune modifiche che riguardano:
- l’inserimento, essenziale, di una puntuale definizione di Suolo all’interno del T.U.A.
- migliori definizioni di superficie agricola e consumo di suolo netto
- la modifica del farraginoso meccanismo di perimetrazione e individuazione della riduzione di suolo che andrà suddivisa in modo più snello tra Ispra/Arpa e Cra-Inea
- inserimento della tutela delle strutture agricole periurbane (cascine, casali, etc etc)
- inserimento dei principi e linee guida per la mitigazione e la compensazione
- inserimento di norme più dettagliate per la fase transitoria in modo da evitare interpretazioni e ricorsi riguardanti possibili diritti acquisiti
Ho fatto presente, a nome del M5S, la nostra volontà di accelerare l’iter di approvazione di questa legge per noi fondamentale. Dopo la discussione nel comitato ristretto ho espresso le seguenti osservazioni ai relatori, affinchè il lavoro di rivisitazione che si apprestano a fare, come forza di maggioranza, sia indirizzato nel giusto verso:
- la riscrittura della definizione di suolo, rispetto a quella presente nel T.U.A. è una grande vittoria per il settore scientifico. Nel merito avevamo fatto varie richieste e proposto diversi emendamenti ai relatori, sostenuti costantemente da moltissime associazioni e finalmente sembrano essere stati accolti. In questo senso anche il miglioramento delle altre definizioni e l’introduzione della definizione di consumo di suolo netto non può vederci che favorevoli.
- un’altra vittoria è stato il riconoscimento ad Ispra e alle Arpa del ruolo di coordinatori ed enti guida sul tema del consumo di suolo, argomento finora trattato da vari enti e istituzioni in modo frammentato e disomogeneo.
- abbiamo chiesto molta cautela nella valutazione delle linee guida su mitigazione e compensazione che se interpretate in modo errato possono rivelarsi (come spesso è stato) delle armi a favore della speculazione e non della tutela del territorio
- per quanto riguarda la fase transitoria di applicazione della legge, abbiamo chiesto che si inserissero norme che rispettino la Costituzione e che quindi tutelino il territorio anzichè le previsioni edificatorie. Come accaduto in Lombardia infatti, una errata applicazione di norme transitorie può far diventare questa legge una legge pro-cementificazione e cancellare la tutela del suolo.
- come ultima osservazione abbiamo richiesto l’inserimento del censimento degli edifici sfitti e inutilizzati all’interno della legge così come richiesto da molte associazioni, tra le quali, in prima linea, Salviamo il paesaggio.