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COMUNITA’ ENERGETICHE: la rivoluzione del Movimento Cinque Stelle

COMUNITA’ ENERGETICHE: la rivoluzione del Movimento Cinque Stelle

Si tratta di una vera rivoluzione. Una visione, diventata punto del programma del Movimento Cinque Stelle e oggi realtà concreta. E’ il motivo per cui siamo entrati nelle Istituzioni: promuovere l’azione del singolo, incentivata dallo Stato, per impattare positivamente sulla tutelando ambiente e salute.

DI SEGUITO L’INTERVISTA:

🗣 Partiamo da principio. Cosa sono le comunità energetiche?
🎤 Sono una rivoluzione: mettono al centro la promozione e l’autoconsumo di energia prodotta da fonti rinnovabili. Aggregano per la prima volta imprese, cittadini e pubbliche istituzioni che, all’interno di un meccanismo incentivante, possono unirsi al fine di produrre e consumare energia. Questo accade eliminando anche alcune potenziali storture presenti in passato. Il raggiungimento di tale traguardo è stato possibile grazie al lavoro del M5S prima in Europa e poi in Parlamento dove con l’apporto del senatore Gianni Pietro Girotto le comunità energetiche sono state istituite con un decreto del 16 settembre 2020.
🗣 Cosa prevede la legge depositata in Regione?
🎤La nostra proposta ha come scopo la promozione delle comunità energetiche a livello regionale. L’obiettivo è quello di creare un’interfaccia regionale attraverso la quale facilitare, per chi è intenzionato, la costituzione delle comunità e far conoscere questa opportunità fra chi invece ne è all’oscuro.
🗣 Quali potrebbero essere i vantaggi?
🎤Molteplici. Innanzitutto la riduzione dei consumi alimentati da fonti fossili in favore di una produzione di energia da fonti rinnovabili, con ciò che ne consegue in termini di contrasto alle emissioni e di conseguenza di lotta al cambiamento climatico. C’è poi il ritorno economico. Vengono riconosciuti alla comunità energetica cento euro a megawatt ora consumato. Tradotto significa un risparmio di circa il 25% dei costi energetici in bolletta. Inoltre si stima che il costo degli impianti si recupera nei primi cinque-sei anni a fronte di un incentivo erogato per vent’anni.
La dinamica è vantaggiosa per tutti, il ritorno, in termini di vantaggi indiretti su emissioni, inquinamento, salute pubblica e tutela dell’ambiente, ripaga ampiamente l’incentivo statale. Le comunità energetiche sono anche un mezzo attraverso il quale combattere attivamente la povertà energetica.
🗣 Finora ha riscontrato appoggio tra i gruppi regionali?
🎤C’è convergenza. Oltre la nostra proposta ce n’è un’altra in discussione e saranno abbinate. Il grande appoggio lo stiamo registrando però nel Paese reale. Industria, finanza, associazioni di categoria e cittadini hanno già realizzato le potenzialità di questo strumento. Le aziende si sono rese conto di quanto sia utile abbassare i costi dell’energia, attraverso un investimento che si ripaga da solo. Le Camere di commercio organizzano webinar sull’argomento. Per noi è motivo di orgoglio, perché si tratta del DNA del Movimento: promuovere l’azione del singolo, incentivata dallo Stato, per impattare positivamente sulla tutelando ambiente e salute.
🗣 Ci sono esperimenti simili nel resto d’Italia?
🎤Regione Puglia ha già legiferato in questa direzione, sempre su iniziativa del Movimento 5 Stelle e anche la Regione Piemonte ha già mosso dei passi in questa direzione. Il riscontro più importante sarà vedere le prime comunità energetiche nascere sul territorio. Prima era un sogno, poi è stato un punto del programma del M5S, ora è realtà. Per il futuro resterà sicuramente uno fra i temi cardine della nostra proposta politica sia per il Paese che per la Lombardia.

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