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Consumo di suolo: Il nuovo testo base adottato è da migliorare (scaricalo)

Consumo di suolo: Il nuovo testo base adottato è da migliorare (scaricalo)

Le Commissioni ambiente e agricoltura della Camera dei deputati, riunitesi ieri in Comitato ristretto, hanno licenziato la nuova proposta di testo base per l’esame del provvedimento recante misure per il “Contenimento del consumo di suolo e riuso del suolo edificato”.

Il testo precedente, che arrivava dal disegno di legge del Governo unificato con le proposte dei vari movimenti e partiti, è stato modificato dalla maggioranza dopo le osservazioni dei ministeri dell’agricoltura e dell’ambiente.

Abbiamo contribuito a fare osservazioni prima che si stilasse il nuovo testo e siamo in parte soddisfatti perché alcune delle nostre richieste sono state accolte. In particolare siamo riusciti ad ottenere dei miglioramenti soprattutto per quanto riguarda la nuova definizione di suolo agricolo, per le destinazioni d’uso dei compendi agricoli periurbani e per quanto riguarda il divieto di destinazione d’uso dei terreni agricoli che hanno ricevuto fondi e incentivi

Nella nuova versione del testo, infatti, gli interventi edilizi connessi alla proposta di progetto di compendio agricolo neorurale periurbano possono avere ad oggetto la riqualificazione di fabbricati esistenti che non comportino ulteriore consumo di suolo agricolo e allo stesso tempo non sono più citate le possibili nuove edificazioni.

Inoltre i fabbricati dismessi che non hanno interesse storico o paesaggistico, ai sensi della normativa vigente, possono sì essere demoliti e le consistenze volumetriche oggetto di demolizione, dovutamente certificate e accertate dal comune territorialmente competente, possono essere oggetto di variazione di destinazione d’uso per l’edificazione di manufatti ma a patto che non consumino ulteriore suolo agricolo.

Sono comunque escluse le destinazioni d’uso residenziale, ad esclusione delle necessità abitative connesse alle attività lavorative svolte nel compendio agricolo, e produttiva di tipo industriale o artigianale.

Per altri aspetti del testo, invece, bisognerà presentare emendamenti migliorativi durante l’esame in commissione.

Non siamo soddisfatti dei riferimenti ad opere di compensazione, perequazione e incentivazione urbanistica presenti nell’articolo 4 che riteniamo fuori luogo e fuorvianti per lo scopo di questa legge.

Un ulteriore aspetto critico riguarda le disposizioni transitorie della legge. Il disegno di legge presentato, fa salve troppe fattispecie: le opere pubbliche inserite all’interno della legge obiettivo; tutti i procedimenti in corso all’entrata in vigore della legge relativi ai titoli abilitativi edilizi di qualunque genere e ai piani attuativi adottati prima dell’entrata in vigore della legge.

Ora parte la fase emendativa dove contiamo di poter modificare alcuni punti sostanziali della norma che non vogliamo rimanga una pura enunciazione di principi. Lo dobbiamo al nostro Paese.

 

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