Nella giornata di ieri, la Prefettura di Milano aveva diramato ai sindaci di Milano e Provincia nuove disposizioni, per effetto delle quali: “il corpo della polizia locale non potrà eseguire le verifiche formali delle motivazioni degli spostamenti e il rispetto delle misure del decreto ministeriale. Pertanto, per segnalare assembramenti e spostamenti di persone bisognerà contattare la polizia, i carabinieri o la guardia di finanza”. Dalla Prefettura è poi arrivato il dietrofront: “In questa nuova fase le Polizie Locali restano in prima linea negli accertamenti sulle attività commerciali e sul rispetto dell’obbligo di isolamento domiciliare, punto focale per il contenimento della diffusione del contagio. Potranno essere coinvolte, in via subordinata, nei controlli sulla mobilità personale, in maniera coordinata con le altre Forze di Polizia”.
Ritengo positiva la decisione del Prefetto di Milano, il quale deve aver preso atto di come l’entrata in vigore del nuovo decreto ministeriale dica chiaramente che anche la Polizia Locale deve presidiare e controllare le strade. Evidentemente sono state superate, in nome dell’interesse collettivo, le difficoltà che, attraverso le disposizione diramate ieri, lasciavano intendere non fosse possibile impiegare le forze di Polizia Locale nel controllo delle autocertificazioni.
Dalle foto che girano in queste ore sembra siano ancora molte le persone che sottovalutano il problema del contagio e ignorano l’obbligo di restare a casa. Ritengo che il supporto della Polizia Locale sarà di grande aiuto a Polizia Carabinieri e Guardia di Finanza, che in questi giorni stanno svolgendo un lavoro eccezionale e fuori dal comune. A tale scopo vorrei ringraziare Prefettura di Milano e rinnovare l’appello a restare a casa a tutti i cittadini, che non siano costretti a muoversi da esigenze di comprovata necessità.