di Massimo De Rosa e Carlo Martelli
Come raggiungere gli obiettivi di Parigi?
Come programmare le sfide che ci attenderanno dopo il 2020, quando l’asticella dell’impegno richiesto ad ogni Paese dovrà inevitabilmente essere fissata ancora più in alto? Sono le risposte che stiamo cercando a Bonn, seguendo i lavori della Conferenza Mondiale sul Clima Cop23, durante la quale i Paesi partecipanti stanno raccogliendo proposte attraverso le quali tracciare la via di un cammino condiviso.
Abbiamo constato come, aldilà dell’impegno di tutti, i lavori proseguano in maniera troppo lenta rispetto all’incedere del cambiamento climatico. Al fine di dar seguito concreto all’impegno sottoscritto a Parigi, è necessario muoversi su fronti precisi, attraverso obiettivi concreti. Le proposte del Movimento Cinque Stelle si muovono su fronti precisi:
Trasporti: dobbiamo abbandonare la dittatura delle fonti fossili, entro la prossima legislatura.
Agricoltura: dovrà tornare a svilupparsi seguendo criteri quali resilienza e sostenibilità. I campi dovranno tornare ad assorbire CO2 e non a emettere metano e ossido di azoto. Sempre in questo senso è necessaria una politica capace di fermare la distruzione delle foreste, promuovendo di contro incrementi e tutela del patrimonio boschivo.
Città: le nostre città sono “ecosistemi” fragili, non in grado di adattarsi al cambiamento climatico. Politiche di mitigazione e adattamento assieme alla riqualificazione, anche energetica, delle nostre città sono in tal senso fondamentali.
Si tratta di esigenze per rispondere alle quali abbiamo previsto punti precisi del nostro Programma. Rientriamo da Bonn con la convinzione di come il Programma del Movimento Cinque Stelle, quello scritto dai cittadini, sia quanto di più all’avanguardia abbiamo ascoltato nel corso di questa conferenza. Questo ci spinge ad andare avanti, a portare avanti le vostre istanze con ancora maggior convinzione. Viviamo in un mondo in cui anche la Cina, sottoscrivendo l’impegno a ridurre le emissioni, ha dimostrato coi fatti come un economia basata su carbone ed inquinamento sia ormai anacronistica. Il futuro, l’unico possibile, è sostenibile e a basse emissioni.
Vorremmo concludere con una piccola riflessione.
Camminando per i corridoi della Cop23, abbiamo potuto constatare come una delle difficoltà più grandi di questa battaglia, sarà, come sempre, quella di farla uscire dai palazzi. La sfida sarà fare in modo che un problema come questo, un problema di tutti, sia affrontato da tutti. Vinceremo questa battaglia solo se riusciremo a far comprendere come il cambiamento climatico abbia a che fare con la quotidianità di ognuno di noi.
Dipende solo da noi.
Abbiamo una speranza se, e solo se, cominciamo ad occuparci in prima persona, nel nostro piccolo, di quello che sta succedendo al nostro ambiente. Perché riguarda tutti noi, perché dipende da ognuno di noi.
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