Cosa è successo all’interno delle Residenze assistenziali per anziani a Cormano?
Un dramma che purtroppo ha toccato molti concittadini e del quale, fino a poco tempo fa, non si sapeva nulla. Per questo motivo mi sono interessato attraverso una richiesta ufficiale di accesso agli atti ad ATS. È scioccante apprendere dal sindaco, che all’interno di Villa Flora sono venute a mancare ventinove persone dal primo marzo ad oggi” così il consigliere regionale Massimo De Rosa annuncia di aver presentato richiesta di accesso agli atti, per conoscere nel dettaglio tutti i numeri dell’emergenza Covid-19 all’interno delle RSA cormanesi.
Tutti abbiamo un amico, se non un parente, toccato da vicino dalle tragiche conseguenza imputabili alla diffusione incontrollata del virus Covid-19, all’interno delle RSA milanesi e lombardi. Una conseguenza della decisione di Regione Lombardia, che attraverso la delibera dello scorso otto marzo, ha deciso di aprire al virus le porte delle residenze per gli anziani esponendo così la fascia più debole della popolazione al contagio. Abbiamo il diritto di sapere cosa stia succedendo, cosa è successo e soprattutto il perché, dal momento che non ripetere i nefasti errori del recente passato è condizione imprescindibile al fine di poter anche solo pensare alla fase due.
Vogliamo capire.
Stando a quanto appreso, in data 21 aprile, dalle dichiarazioni dal sindaco Luigi Magistro all’interno della Residenza Sanitaria Assistenziale Villa Flora, sono decedute 29 persone, nel periodo compreso fra 1 marzo 2020 e 20 aprile 2020. All’interno della Casa Famiglia per Anziani di via Mazzini, sempre a Cormano, sono stati effettuati 11 tamponi sui residenti con sintomi sospetti, sei dei quali sono risultati positivi, ma non in condizioni critiche. Vogliamo capire per quale motivo Casa Famiglia ha chiuso l’accesso ai parenti degli ospiti una settimana prima rispetto a Villa Flora? Abbiamo il dovere di andare fino per comprendere se l’ecatombe che c’è stata all’interno di quella RSA cormanesi sia dovuta a problemi di gestione dell’emergenza oppure a mancanze ed errori. Purtroppo è noto che le indagini operate dai NAS, in tutta Italia a inizio anno, abbiano evidenziato irregolarità in una percentuale molto alta di RSA. Per questo, in accordo con il gruppo locale del Movimento Cinque Stelle e con la consigliera comunale Valentina Giglioni, chiediamo di conoscere quale sia l’incremento dei decessi rispetto il medesimo periodo del 2019, se il personale sia stato messo in condizioni di lavorare in sicurezza, se lo stesso personale sia stato o meno sottoposto a tampone e se all’interno delle strutture vi fossero o meno casi Covid, prima dell’otto marzo scorso.
Attendiamo risposte immediate e qualora emergessero rilevanti criticità, nell’ottica di uno spirito di collaborazione siamo pronti a richiedere, oltre ad un intervento diretto di ATS, anche l’intervento del sindaco Luigi Magistro.