Oggi sono in Consiglio Regionale, pretendo risposte, a nome di tutti.
So che può sembrare incredibile, io pure stentavo a crederci finché non ho visto, la giunta leghista, guidata dal presidente Attilio Fontana, ha acquistato intere pagine di quotidiani per pubblicizzare, vantandosene, il modo in cui hanno gestito l’emergenza.
Ora a parte che l’emergenza non è ancora superata, anzi, ma come è possibile anche solo pensare di reclamizzare, come si trattasse di un qualsiasi spot elettorale, una simile sciagura. Con che faccia si vantano di fronte a 11 mila morti lombardi? Come puoi auto-celebrarti quando i numeri nella tua regione continuano ancora a salire, come puoi farlo quando il 52% delle vittime italiane, e il 9,5% di quelle mondiali, sono in Lombardia.
In questo mese e mezzo Fontana e i suoi assessori ne hanno commesso errori gravi, dalle conseguenze nefaste.
Dall’apertura delle RSA ai degenti Covid – l’Iss ritiene che nelle Rsa lombarde siano decedute almeno mille persone e ieri la Guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni all’interno degli uffici regionali proprio per far luce sulla vicenda -, al progetto dell’ospedale in Fiera: “I cinesi ci hanno messo 10 giorni a costruire un ospedale? I lombardi ne impiegheranno 6″ dicevano. Hanno impiegato quasi un mese per realizzare una cattedrale nel deserto, che invece di ospitare i 600 malati promessi, ad oggi vede ricoverate una decina di persone. Senza dimenticare la mancata chiusura del Pronto Soccorso di Alzano e la mancata zona rossa a Nembro. Un mese a giustificarsi, a tentare di scaricare la responsabilità sul governo per poi ammettere candidamente: Avremmo potuto farla noi la zona rossa anziché il Governo? Abbiamo approfondito… eh… sì, sì” parole dell’assessore alla Sanità Giulio Gallera.