Lo scorso 11 marzo il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana annunciava l’imminente realizzazione di 400 posti di terapia intensiva. L’ospedale doveva essere pronto in dieci giorni, poi in sette, poi in cinque, poi è colpa della protezione civile, poi i soldi di Berlusconi, poi arriva il super commissario Bertolaso (a lui gli auguri di una pronta guarigione), poi…poi siamo al 27 marzo e fra un annuncio e una passerella fra i padiglioni i cittadini colpiti dalla pandemia Covid-19 a Milano sono continuati a crescere, solo ieri + 848 casi.
Nel frattempo, lontano dalle luci della ribalta, gli Alpini in Veneto in Veneto hanno reso operative cinque strutture ospedaliere abbandonate da anni, rendendo disponibili oltre 700 posti per i pazienti. A Bergamo, sempre gli Alpini, hanno allestito un ospedale da campo con 300 posti letto. Anche a Cremona e Piacenza sono stati allestiti ospedali da campo presso i nosocomi. A Milano anche Fedez e Chiara Ferragni hanno ottenuto risultati più concreti di Fontana, grazie alla raccolta fondi che ha permesso l’apertura di nuovi posti letto di terapia intensiva presso l’ospedale San Raffaele.