Durante l’ultimo Consiglio Regionale l’assessore Gallera è riuscito, nel giro di pochi minuti, a smentire sé stesso.
Interrogato in materia di test sierologici l’assessore ha risposto in maniera contradditoria alla mia interrogazione e a quella di una collega.
Prima, alla mia domanda sul motivo per il quale Regione avesse deciso di acquistare senza gara i test sierologici Diasorin-San Matteo, l’assessore ha risposto che Il test scelto da Regione Lombardia ha l’aspirazione di sostituire il tampone (…) noi abbiamo deciso di utilizzare questo tipo di sierologico che, una volta finita la sperimentazione, può sostituire il tampone pochi minuti più tardi ha risposto all’interrogazione di una collega argomentando come all’evidenza scientifica non esistono test che possano sostituire il tampone.
Dunque, attenendomi alle dichiarazioni dell’assessore, devo dedurre che abbiano scelto proprio il test Diasorin, nonostante tutte le questioni sollevate dalla stampa sul conflitto d’interessi e sulla possibile comportamento lesivo delle norme di pubblica concorrenza, proprio perché quel test poteva essere in grado di superare, a differenza degli altri già presenti sul mercato, l’utilizzo dei tamponi. Però non vi sono al momento evidenze scientifiche, come spiegato dall’assessore stesso, che possano esistere test sierologici in grado di sostituire il tampone. Queste dichiarazioni da un lato dissipano ogni dubbio sullo stato confusionale nel quale verte la giunta Fontana, ma dall’altro lasciano aperti molteplici interrogativi. Perché hanno comprato 500mila test Diasorin se il test aveva funzione epidemiologica e non diagnostica? Teniamo presente che su scala nazionale il test viene fatto dal governo su 150mila unità. È stato lo stesso assessore Gallera a spiegare in Aula che lo screening epidemiologico i fa su piccoli numeri, ma qui i conti non tornano. L’assessore non ha dato una risposta sul perché Regione Lombardia abbia speso 2 milioni di euro di soldi pubblici, proprio per quel test dal momento che non c’erano né i criteri d’urgenza, altrimenti non avrebbero aspettato un mese l’arrivo delle certificazioni, né evidenze scientifiche, come spiegato dallo stesso assessore, che dimostrino che quel particolare test sia migliore degli altri. In questo momento Regione, a nostro modo di vedere, ha fatto un acquisto senza rispettare minimamente le regole delle gare pubbliche, per questo motivo stiamo valutando di agire in tutte le sedi.