Dal comunicato stampa del collega portavoce Raffaele Erba:
Serve quanto prima un intervento da parte di Regione per riprendere le redini della situazione che sta creando gravi disagi a molti lombardi e lasciano le porte aperte alla propagazione del virus e a nuovi lockdown.
Sui vaccini antinfluenzali, il sistema sanitario lombardo si è fatto trovare impreparato, non solo sulle forniture ma anche sulla sua distribuzione e messa a disposizione.
Le cronache raccontano le mille complicazioni che i lombardi stanno vivendo per prenotare il vaccino sia attraverso l’app Salute che con il call center: nel primo caso il servizio non è disponibile mentre nel secondo caso ci sono forti difficoltà a prendere la linea e, qualora si riesca, l’appuntamento viene fissato spesso dopo un mese e mezzo.
“Stessa sorte per i kit rapidi: sabato Regione Lombardia aveva promesso di attivare la distribuzione dei tamponi rapidi antigenici al di fuori dei presidi ospedalieri. La delibera di Giunta era prevista all’inizio della settimana ma per il momento non è ancora stata firmata”.
Come ha annunciato il Premier Giuseppe Conte, nei prossimi giorni tutte le Regioni riceveranno una fornitura da parte della Protezione Civile nazionale di 10 milioni di kit rapidi. L’obiettivo è assicurare 100mila test al giorno ma è necessaria una regolamentazione tempestiva per fare in modo che farmacie, medici di famiglia e altre strutture diverse da quelle ospedaliere possano utilizzarli.
In questa fase, monitorare i contagi e fornire delle risposte immediate, è diventato prioritario per alleggerire l’attività degli ospedali e non costringere i cittadini a giorni di attesa per conoscere l’esito del tampone tradizionale.
Il grido d’allarme lanciato dalla Federazione degli Ordini dei Medici Lombardi è pienamente condivisibile. I continui tagli alla sanità degli scorsi anni hanno determinato una carenza di personale sanitario qualificato e i medici di famiglia scarseggiano. Senza investimenti sulla sanità è quasi impossibile fronteggiare un’emergenza sanitaria così grave come quella che stiamo vivendo.