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IL M5S LOMBARDIA CHIEDE AL CAPO POLITICO DI BLOCCARE LA VOTAZIONE RELATIVA ALLE MODIFICHE DELLO STATUTO

IL M5S LOMBARDIA CHIEDE AL CAPO POLITICO DI BLOCCARE LA VOTAZIONE RELATIVA ALLE MODIFICHE DELLO STATUTO

Il gruppo Movimento Cinque Stelle Lombardia chiede al capo politico e al garante del Movimento Cinque Stelle, di bloccare la votazione relativa alle modifiche allo Statuto in programma dalle ore 12:00 di domani martedì 16 febbraio 2021 fino alle ore 12:00 di mercoledì 17 febbraio 2021.

I quesiti proposti agli iscritti non rappresentano la sintesi del lavoro degli Stati Generali. L’esito della prima convocazione, resa nulla dal mancato raggiungimento del quorum, è la dimostrazione della distanza fra gli interrogativi posti dal vertice e le esigenze della base.

La riorganizzazione del Movimento Cinque Stelle non può essere una bandiera da sventolare, ogni volta che le cose non vanno come vorremmo. Dalle istanze presentare dai territori era emersa la necessita di un organo collegiale agile e rappresentativo, all’interno del quale il capo politico fosse primus inter pares. Un comitato direttivo di cinque membri è esile e inadeguato. Non può rappresentare la soluzione, alle complesse domande alle quali abbiamo il dovere di trovare risposte.

Abbiamo raggiunto obiettivi che venivano definiti impossibili, ora quali altri vogliamo raggiungere? Quale struttura territoriale abbiamo intenzione di realizzare al fine di restituire voce e soprattutto strumenti ai territori? Servono incarichi e ruoli ben definiti. Quali regole interne vogliamo continuare a difendere, quali vogliamo cambiare, quali aggiungere? Come raccontare la storia che abbiamo scritto e soprattutto quale storia vogliamo ancora scrivere?

Dare risposte a questi interrogativi è urgente. In un momento in cui tutti i partiti, che hanno problemi di incoerenza e spaccature interne ben più grandi dei nostri, approfitteranno per riorganizzarsi, noi non possiamo perdere tempo. Illudersi che una risposta semplice, come quella di un comitato direttivo a cinque, possa risolvere interrogativi complessi, sarebbe l’ultimo errore. Per questo non è più possibile rimanere in silenzio di fronte a decisioni che, a nostro avviso, mettono a rischio il futuro del nostro Movimento. Serve una vera riorganizzazione interna, per una vera rinascita.

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