Preoccupa l’incremento di casi in Lombardia, preoccupa che a gestire questa seconda ondata non siano solamente le stesse persone che hanno mostrato tutta la propria inadeguatezza nel gestire la prima, ma soprattutto preoccupa che intendano farlo con le medesime modalità.
Oggi il presidente Fontana, dopo aver per mesi evitato di esporsi, in seguito al susseguirsi di notizie sugli scandali legati alla sua amministrazione, è tornato a farsi sentire. Ci aspettavamo un intervento costruttivo, delle decisioni, delle nuove linee guida, invece abbiamo ascoltato un disco rotto. La solita polemica, a favore di propaganda, contro il governo. Un teatrino stucchevole, che va avanti da marzo.
Ricordiamo al presidente che, anche se quando gli fa comodo finge di non ricordarselo, è lui a governare la regione che ama definire la locomotiva d’Italia e per la quale, insieme alla sua Giunta, invoca maggiore autonomia. Bene allora cominci a usare quella che già ha. Smetta di lamentarsi e prenda delle decisioni, dal momento che a livello normativo ha tutti i mezzi per farlo. Certo governare è complesso, così come prendersi delle responsabilità e bisogna essere in grado di farlo.