Cosa succede all’interno delle RSA della Martesana?
Se lo chiedono in molti, dal momento che reperire informazioni ufficiali è, in questa fase, praticamente impossibile. La decisione di Regione Lombardia, che con la delibera dello scorso otto marzo ha di fatto spalancato al virus Covid-19 le porte delle Residenze per Anziani, esponendo così al contagio le fasce più deboli della popolazione, ha portato morte e caos all’interno delle strutture del territorio.
Abbiamo il diritto di sapere cosa stia succedendo, cosa è successo e soprattutto il perché, dal momento che non ripetere i nefasti errori del recente passato è condizione imprescindibile al fine di poter anche solo pensare alla fase due. Per questo ho presentato ad ATS (Agenzia di Tutela della Salute) una formale richiesta di accesso agli atti, per conoscere, dati alla mano, quanto accaduto all’interno delle RSA della Martesana.
Si tratta di un atto condiviso e portato avanti insieme ai gruppi del Movimento Cinque Stelle presenti sul territorio. Tutti noi abbiamo un amico, se non un parente, che è stato toccato da questa disgrazia in Lombardia, per questo motivo abbiamo l’obbligo di vederci chiaro. Abbiamo chiesto quante persone siano effettivamente decedute all’interno delle RSA, quale sia l’incremento dei decessi rispetto il medesimo periodo del 2019, se il personale sia stato messo in condizioni di lavorare in sicurezza, se lo stesso personale sia stato o meno sottoposto a tampone e se all’interno delle strutture vi fossero o meno casi Covid, prima dell’otto marzo scorso. Richieste portate avanti per le RSA: Residenza Anni Azzurri di Segrate, Istituto Geriatrico “Piero Redaelli” di Vimodrone, Residenza Anni Azzurri Melograno di Cassina De’Pecchi, Istituto Geriatrico Vergani e Bassi di Gorgonzola e Casa di Riposo Monsignor Biraghi di Cernusco sul Naviglio.
Attendiamo risposte immediate, di modo da poter chiedere, in un secondo momento, anche un intervento diretto di ATS qualora emergessero rilevanti criticità”.