di Alberto Zolezzi:
In questi giorni si è appreso di un altro grave problema sanitario, in data 8 settembre 2018 è stata resa nota una epidemia da POLMONITI fra le provincie di Mantova e Brescia. 235 casi, almeno 34 in provincia di Mantova. Il germe responsabile per alcuni casi è la Legionella. Il batterio Legionella pneumophila si annida nell’acqua e si trasmette attraverso l’acqua nebulizzata, per inalazione. Il batterio penetra attraverso le mucose delle vie respiratorie e raggiunge i polmoni.
Recenti epidemie, come quella di Bresso (MI), 48 casi, non hanno visto l’individuazione di una causa precisa, erano state additate le torri di raffreddamento industriale. Nel caso dell’epidemia attuale, la peggiore del millennio nel mondo occidentale, risulta che buona parte dei comuni di residenza dei malati siano bagnati dal fiume Chiese. La Legionella prolifera in acque ricche di sedimenti e nutrienti, ferro, manganese e altri metalli pesanti, prolifera in condizioni di elevata temperatura, di altri agenti patogeni.
Quello che avviene lungo il Chiese è un inferno in terra.
Le 24 discariche di Montichiari si sommano a decine di migliaia di tonnellate di fanghi di depurazione, gessi di defecazione e digestati sparsi sui suoli di tutti quei comuni (Asola ha il record nazionale per km2). I nitrati in acqua potabile sono sempre sul filo o poco oltre la già lassa normativa nazionale (50 mg/litro mentre negli USA siamo a 10 mg/litro) e in falda si arriva a 120 mg/litro, una palude. Non si può escludere che qualche importante spandimento abbia favorito la proliferazione di Legionella e unitamente a irrigazione o captazione idropotabile sia fra le concause dell’epidemia. L’andamento del fiume Chiese fa pensare a questo.
Anche in questo caso, fino alla migliore comprensione del fenomeno, andrebbe sospeso lo spandimento nei comuni con casi di polmonite unitamente agli altri provvedimenti disposti dalle autorità sanitarie a cui auguro buon lavoro.
In Parlamento stiamo cercando di ottimizzare la normativa sulla gestione dei fanghi di depurazione per tutelare ambiente e salute, di sicuro è impossibile continuare a importare in Lombardia oltre 600 mila t di fanghi di depurazione. Di sicuro è impossibile continuare a importare in Lombardia oltre 600 mila t di fanghi di depurazione ogni anno.
Di sicuro spero che nessuno riparli di maxidepuratore a Visano…la depurazione del Garda va gestita a filiera corta e in maniera sostenibile.
A breve verrà costituita le Commissioni d’inchiesta sugli illeciti nel “CICLO DEI RIFIUTI, “ECOMAFIE“,
se verrò votato come membro avrò ulteriori strumenti per proseguire il lavoro iniziato nella scorsa legislatura
Alberto Zolezzi
Commissione ambiente
Camera
M5S