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LO STOP ALLE AUTO E’ UN PALLIATIVO, CONTRO L’INQUINAMENTO SERVE COERENZA

LO STOP ALLE AUTO E’ UN PALLIATIVO, CONTRO L’INQUINAMENTO SERVE COERENZA

Stop alle auto a Milano e provincia. Il Comune del capoluogo lombardo conferma il blocco dei veicoli privati dalle 10.00 alle 16.00, dal 28 al 30 dicembre.

Una decisione presa anche da alcuni comuni dell’hinterland, al fine di abbassare il livello delle polveri sottili nell’aria. Da più di un mese infatti, i valori di PM 10 rilevati nell’aria di Milano e provincia, superano costantemente il limite fissato dall’Unione Europea.

strada-smog-auto-300x180Il blocco delle auto è un palliativo. Il problema dell’inquinamento, che ormai non rappresenta più solo un’emergenza ambientale ma soprattutto sanitaria visto l’incremento costante del numero di morti imputabili a patologie legate alla pessima qualità dell’aria che respiriamo, non viene mai preso in considerazione poi, all’improvviso, l’amministrazione si sveglia e adotta misure straordinarie, capaci solamente di tamponare il problema. Una manovra subdola, volta a dimostrare come si stia facendo qualcosa, mentre in realtà nulla si è fatto e soprattutto nulla hanno intenzione di fare.

Quando si tratta un tema come quello dell’inquinamento, occorre un piano organico di ampio respiro. Non si risolve il problema legato alla qualità dell’aria che respiriamo in tre giorni, servono soluzioni strutturali: come ripensare al modello di trasporto pubblico, politiche per incentivare le energie rinnovabili al posto delle fossili, approvare finalmente una legge che fermi il consumo di suolo. Le idee però non bastano, occorre la coerenza per portarle avanti, quindi realizzarle. Prendiamo l’esempio della tramvia Milano-Limbiate, i cui fondi per ammodernamento ed implementazione saranno tolti, per essere destinati ad Area Expo. Capite che nel momento in cui si perpetuano scelte di questo tipo, rischia di risultare ridicolo bloccare il traffico tre giorni.

Viene allora da chiedersi quali proposte per risolvere il problema, se fosse il Movimento Cinque Stelle a poter decidere? Per prima cosa, nel breve periodo, potenzieremmo il trasposto pubblico destinato ai pendolari, costantemente trascurati da chi governa, magari sincerandoci anche del loro parere. Sul lungo periodo invece le proposte da portare avanti sarebbero molteplici. Per citarne una direi: i lastrici solari, meglio noti come tetti verdi. Coprire i tetti dei palazzi con piante e giardini, oltre che liberare più ossigeno nell’aria, isolerebbe maggiormente le abitazioni. Quindi meno riscaldamento, quindi meno inquinamento.

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