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M5S: “ADP EX ALFA: PIU’ PARTECIPAZIONE E MENO SPECULAZIONE”

M5S: “ADP EX ALFA: PIU’ PARTECIPAZIONE E MENO SPECULAZIONE”

“Il M5S di Arese e Rho, con il gruppo consigliare di Gente di Rho, hanno protocollato in tutti i comuni coinvolti nell’ AdP ex Alfa, una lettera indirizzata ai consiglieri comunali che invita ad aderire ad una commissione intercomunale sul tema” fa sapere la consigliera comunale del M5S di Arese Michaela Piva.

“Da un anno non si hanno verbali e le riunioni avvengono fuori dai tavoli tecnici, attraverso incontri informali che non permettono di poter acquisire verbali. L’obiettivo della commissione vuole essere quello di valutare più programmi funzionali, sviluppando la proposta che raccoglie il più ampio consenso dei consigli comunali, dando massima trasparenza ai consiglieri e ai cittadini, nel rispetto del mix funzionale che devono avere aree di queste dimensioni.

Questo porterebbe una maggiore tutela sia degli operatori verso qualunque cambio di amministrazione, dato che i quattro Comuni non vanno al voto allo stesso tempo, e tutelerebbe maggiormente l’interesse pubblico dei cittadini da possibili interessi speculativi.

Attualmente l’iter dell’accordo di Programma ex Alfa vede come processo partecipativo un solo dibattito pubblico a valle delle decisioni prese ai tavoli tecnici, e fino ad oggi ha funzionato grazie ad una forzatura antidemocratica, ovvero l’approvazione di un comune, Lainate, e del commissario prefettizio di Arese.

Attualmente ai tavoli siedono quattro Comuni e dal 2015 i progetti riferiti ad un raddoppio di aree commerciali, con pista da sci indoor, si sono arrestati per “lungaggini” nel 2019.

Non è chiaro quale sia l’interesse generale per il tracciato del trasporto pubblico locale tra il retro del centro commerciale di Arese verso l’area ex Expo, che corre lungo l’autostrada lambendo a mala pena la periferia del centro abitato di Arese. Risulta chiaro invece il plusvalore immobiliare che acquisirebbe un’area attualmente inedificabile perché carente di sottoservizi.

Non ultimo, ogni trattativa non dovrebbe prescindere dalla mancata applicazione degli obbiettivi economici. Infatti, non risultano rispettati gli impegni occupazionali dell’attuale centro commerciale, che avrebbe dovuto garantire altri 340 posti di lavoro, perché dovevano essere calcolati in percentuale agli addetti effettivi presenti all’ apertura, ovvero 2467, mentre sono stati calcolati su un termine indicativo di: “non meno di mille”. Su questa vicenda pende infatti un esposto alla Corte dei conti presentato dal M5S di Regione Lombardia dove si richiede l’applicazione delle sanzioni per i posti di lavoro mancanti” conclude Piva.

Ritengo sia fondamentale che le infrastrutture vengano realizzate in funzione degli interessi del territorio e non che gli interessi del territorio si pieghino in funzione della realizzazione di infrastrutture costose e che potrebbero rivelarsi inutili. Vogliamo vederci chiaro, per questo supporterò le iniziative del territorio nei modi e nelle possibilità previsti per il mio ruolo di consigliere regionale.

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