Rispondendoci che metterà a disposizione i soldi per la realizzazione dello studio di fattibilità nel 2022, Regione Lombardia ha di fatto rallentato la realizzazione dell’infrastruttura di oltre due anni.
Chiedere ai comuni di anticipare i soldi, suona poi come un’ulteriore beffa. Come Movimento Cinque Stelle abbiamo sempre spinto per trovare soluzioni in grado di garantire lo sviluppo delle infrastrutture utili ai cittadini, soprattutto se legate al trasporto pubblico locale. Per questo motivo abbiamo ricevuto e letto con grande interesse, la proposta di un grosso gruppo imprenditoriale che da anni lavora sul territorio, il quale si è detto disponibile a investire nella realizzazione dello studio di fattibilità tecnica ed economica dell’opera. Non solo, il gruppo è anche disponibile a divenire promotore nel ricercare analoghi finanziamenti, presso altri gruppi di imprenditori locali.
In questo modo si potrebbero ridurre notevolmente i tempi lunghi imposti da Regione Lombardia.
Noi siamo promotori del fare, anche se ci sembra assurdo tocchi ai privati sopperire alle mancanze di Regione Lombardia. Intanto chiediamo all’assessore di aprire al più presto un tavolo, che veda coinvolti tutti i soggetti interessati. Lo avevamo chiesto già lo scorso autunno, ma la proposta del collega Fumagalli è stata bocciata dalla maggioranza.
“Potenziare il trasporto pubblico sull’asse Cologno Monzese-Vimercate è fra gli obiettivi che ci siamo posti da qui alla fine di questa legislatura” dichiara Marco Fumgalli, capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Regione Lombardia. È proprio rispondendo a un’interrogazione posta dal consigliere pentastellato che Regione Lombardia ha reso noto che i fondi per realizzare la seconda parte dello studio di fattibilità, quella tecnico-economica, relativa al progetto, non saranno disponibili prima del 2022.
“Un’ipotesi non accettabile da parte dei sindaci dei comuni interessati, i quali hanno fatto sapere compatti come sia loro interesse completare lo studio il prima possibile” spiega Fumagalli. L’urgenza dei territori in relazione al progetto è stata ribadita anche lo scorso dicembre, quando pur di sbloccare la situazione in funzione di una soluzione realizzabile in tempi certi e con costi inferiori, l’idea del prolungamento della linea due della metropolitana aveva lasciato spazio a quella relativa alla realizzazione di una metrotranvia ad alta prestazione. In quanto soluzione maggiormente percorribile.