È stata presentata, e condivisa da tutti i gruppi consiliari che ne hanno riconosciuto la bontà, la mozione urgente del M5S Lombardia per il sostegno terapeutico ai lombardi che, a causa della pandemia da Coronavirus hanno sviluppato disturbi emotivi e psico-fisici. Il voto alla mozione arriverà nel tardo pomeriggio.
Il Covid in Lombardia continua a generare enorme sofferenza.
Ai lutti, l’espressione più diretta di questa malattia infame, si unisce la solitudine forzata di molti. La pandemia purtroppo coinvolge tutti, chi direttamente, con la perdita dei propri cari o con il contatto quotidiano con la sofferenza nei presidi sanitari o nelle RSA, chi indirettamente, con la perdita delle speranze, del lavoro, della socialità e delle prospettive per il futuro.
Tutti questi elementi possono generare gravi problemi psicologici fino a depressioni o comportamenti suicidari. Purtroppo il Covid può uccidere anche dal punto di vista emotivo.
Proprio per questo chiediamo che la cura offerta dalla Lombardia non sia non solo farmacologica o ospedaliera, ma anche sociale, con l’istituzione di un supporto psicologico capillare per i familiari delle vittime del virus, gli operatori sanitari, medici e infermieri in prima linea nella lotto al virus e tutti coloro che faticano a trovare la forza di andare avanti. Dobbiamo proteggere il benessere emotivo di tutti e tutte.
La mozione, che al momento del deposito ha trovato condivisione da parte dei gruppi in Consiglio regionale, chiede di garantire, sin d’ora, ulteriori risorse per prevedere un servizio di sostegno terapeutico in favore degli operatori sanitari lombardi che, a causa della pandemia da Coronavirus, hanno sviluppato disturbi emotivi e psico-fisici.
La mozione invita poi a programmare servizi di sostegno terapeutico e di supporto psicologico per i giovani lombardi che hanno pesantemente subito le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria.
Ancora, chiediamo stanziamenti per programmare l’istituzione di servizi di sostegno terapeutico e di supporto psicologico per i cittadini lombardi che hanno sviluppato disturbi ansioso depressivi e pisco-fisici come conseguenza del lockdown e, in particolare, in favore di coloro i quali hanno perso i loro cari nella drammatica emergenza sanitaria al fine di garantire loro un ausilio da parte dell’istituzione regionale.