È singolare come di fronte alla manifestazione d’interesse aperta a ottobre, da parte di Regione Lombardia, i comuni amministrati dal centrodestra, come Cologno Monzese, siano prontamente scattati sull’attenti, arrivando addirittura a definire la costruzione di un forno crematorio come un’opera indispensabile per i cittadini.
La legge che disciplina la materia è la 130 del 30 Marzo 2001.
Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le regioni devono elaborare piani di coordinamento per la realizzazione dei crematori da parte dei comuni, anche in associazione tra essi. Tenendo conto della popolazione residente, dell’indice di mortalità e dei dati statistici sulla scelta crematoria da parte dei cittadini di ciascun territorio comunale, prevedendo, di norma, la realizzazione di almeno un crematorio per regione. Abbiamo depositato un’interrogazione regionale, e chiesto l’audizione della Direzione Generale Welfare e della Direzione Generale Ambiente e Clima in commissione Ambiente, proprio per sapere se in Regione Lombardia tale piano, che doveva essere redatto vent’anni fa, esiste o meno. Qualora il piano fosse in vigore, chiediamo siano chiariti i criteri di selezione, perché iniziano ad essere diverse le amministrazioni comunali ad aver presentato la propria candidatura in risposta alla manifestazione di interesse indetta da Regione Lombardia. Riteniamo sia indispensabile un’attenta pianificazione regionale volta ad evitare il proliferare di impianti non necessari e qualsiasi speculazione di sorta.