Ci hanno detto che la Lombardia vive di trasporto e infrastrutture, dimenticandosi però che intanto muore di inquinamento. Ci hanno detto che Pedemontana la aspettiamo dal ’54, dimenticandosi che uno dei problemi è proprio che l’opera è stata concepita nel ’54. Ci hanno detto che i costi sono aumentati perché a Seveso è stato necessario bonificare la diossina, strano nessuno poteva immaginare di trovarla.
Ci hanno detto di essere seri, perché fermarsi vorrebbe dire aver sprecato soldi, ma quando arriva il momento di dire basta? Quando l’emorragia è talmente insostenibile che vale la pena di riflettere sullo staccare definitivamente la spina?
Per noi esiste un solo metro di valutazione.
Quanto quest’opera può migliorare la qualità della vita dei cittadini?
Quale è il suo peso in termini di costi e benefici?
Il PD lombardo ha una visione vecchia e miope sullo sviluppo della Lombardia e del Paese. Lo ha dimostrato presentando ieri una mozione strumentale per chiedere il completamento di Pedemontana. È vero che la Lombardia vive di sviluppo, infrastrutture e trasporti, ma non può morire di inquinamento. Pedemontana è stata concepita nel 1954 senza calcolare l’impatto sulla salute dei cittadini. Il nostro contratto di Governo dice che valuteremo ogni opera con un analisi costi e benefici, anche sulla salute delle persone e del suolo. Pedemontana ha problemi di bonifiche da diossina, un contenzioso con Strabag ed è l’autostrada più cara per pedaggio. Non possiamo decidere su un’opera così impattante con i “forse” o i “penso che”.