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Piovono Purpette, Chiamate o’ Commissario!!

Piovono Purpette, Chiamate o’ Commissario!!

Primi di Novembre 2013: il M5S presenta una mozione sulla terra dei fuochi, gli altri partiti corrono ai ripari presentando mozioni analoghe. Dicembre 2013: il governo italiano si accorge improvvisamente della gravissima situazione campana e sull’onda dello sdegno popolare emana un decreto sulle emergenze ambientali. Probabilmente anche questo passerà come un successo di capitan Letta o dell’ebetino di Firenze, sta di fatto che, come è spesso avvenuto, il m5s riesce a portare in parlamento temi concreti, argomenti ignorati da anni nelle aule ma al massimo sbandierati a scopi elettorali nelle tv di regime. Avremmo voluto affrontare un decreto che parlasse di tutte le situazioni di emergenza ambientale italiane, che proponesse soluzioni generali e definitive per tutte quelle situazioni che causano danni all’ambiente e danni sanitari alle popolazioni residenti. Così non sarà e per l’ennesima volta si tratterà di un decreto che norma il caso specifico senza una visione generale, il solito decreto che lava le coscienze senza risolvere nulla. Questo decreto vuoto di contenuti è però l’unico mezzo di cui oggi disponiamo per poter migliorare la situazione dei cittadini campani e abbiamo deciso di provarci. Presidente, in questo decreto i contenuti ce li mettiamo noi!! Abbiamo il dovere morale di ascoltare i cittadini e fare loro da megafono, per questo siamo andati nei territori più colpiti di campania e puglia, per raccogliere le richieste che venivano direttamente da quegli elettori che i colleghi degli altri partiti interpellano solo al momento del voto. Il lavoro in commissione è stato immenso. Nonostante un sostanziale clima di collaborazione abbiamo sofferto un certo disagio. Disagio nel dover lavorare con i rappresentanti di quei partiti che per anni hanno gestito le regioni interessate dall’emergenza ambientale e che sono parte in causa di questa emergenza. Se il Pd ha colpe innegabili di connivenza con il malaffare in queste regioni, Forza Italia da sempre il meglio presentando emendamenti di personaggi come Russo e Cesaro. Il Deputato Russo è stato intercettato in colloqui ambientali e telefonici con Mautone, secondo gli inquirenti vicino ai clan della zona, durante le indagini sulle ramificazioni della camorra dell’agro nolano. I Pm hanno firmato nei suoi confronti un’informazione di garanzia per violazione della legge elettorale e per concorso esterno in associazione mafiosa, poi archiviata. Cesaro, per gli amici Giggin’ a purpetta, è indicato dal collaboratore di giustizia Gaetano Vassallo come “un fiduciario del clan Bidognetti”, nell’ambito del maxi-processo per lo scandalo dei rifiuti in Campania. L’11 luglio 2011, Luigi Cesaro viene ufficialmente indagato per il suo rapporto con il clan camorristico dei Casalesi. Capisce bene presidente che il nostro non è stato un lavoro facile!! Abbiamo portato sul tavolo dei lavori più di 140 emendamenti, cercando di incidere su un procedimento pessimo nei contenuti. Molte cose sono state modificate ma ancora ci sono dei nodi da sciogliere per rendere questo decreto anche solo passabile. Ripeto passabile, perché questo decreto non è e non sarà mai per noi la giusta via per affrontare il problema campano e pugliese. Esatto! pugliese. Perché In questo decreto troviamo anche una parte dedicata ad un’altro grande disastro ambientale e sanitario il caso Ilva di Taranto Si sono uniti due drammi per poi agire solo su uno e far passare ulteriori deroghe sull’altro. Sulla parte del decreto che riguarda appunto l’Ilva si è potuto fare ben poco, sono articoli blindati sui quali non c’è stato quasi nessun dialogo ne apertura. Abbiamo trovato davanti a noi una maggioranza sorda che bada più ai problemi dell’azienda, commissariata da una persona inadeguata, che a quelli ambientali e sanitari. Tuttavia siamo riusciti a estendere lo studio epidemiologico e gli screening medici anche all’area Tarantina. Ormai era un dovere verso le popolazioni locali. Andiamo ora nel dettaglio: • Abbiamo ottenuto la definizione di parametri precisi per la catalogazione dei terreni come food e no food. Non ci devono essere più incertezze. La catalogazione deve essere svolta con analisi e limiti di tolleranza precisi. • Abbiamo ottenuto l’inserimento della mappatura e della caratterizzazione dei pozzi e delle acque di falda. Saranno anche qui finalmente stabiliti i parametri di legge per le acque irrigue. • Abbiamo chiesto di far ripartire lo studio Sentieri, lo studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti al rischio inquinamento. Vogliamo anche l’istituzione del registro dei tumori e delle malformazioni congenite per tutte le aree sin e comunque in stato di emergenza ambientale. Abbiamo ottenuto tutto ma limitato alle aree campane e pugliesi. • Chiediamo più informazione e trasparenza verso i cittadini. siamo riusciti con alcuni emendamenti a ottenere una maggiore trasparenza e diffusione dei dati che si verranno a produrre durante le indagini ambientali. • Si è introdotto l’obbligo da parte del ministero dell’ambiente di documentare e rendere facilmente rintracciabili le risultanze di tutti gli interventi previsti dal piano delle misure ambientali e sanitarie per l’Ilva di Taranto Riteniamo che molto vada ancora fatto su altri fronti: • Vogliamo che il coordinamento degli enti durante le operazioni di mappatura e caratterizzazione nella terra dei fuochi sia affidato al ministero dell’ambiente. I ministri hanno invece individuato, come ente coordinatore, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea). Probabilmente è l’ultimo regalo o colpo di coda del ministro De Girolamo! Questo ente-mangiatoia non ha né la mission né le competenze per questo ruolo. Se vogliamo guardare poi all’opportunità di questa scelta, per lo meno sorgono dei dubbi . infatti parliamo di un’agenzia che ha funzionato male, commissariata fino a poco tempo fa, sotto inchiesta da parte della guardia di finanza.• Vogliamo che le caratterizzazioni e le mappature riguardino tutte le aree che negli ultimi 20 anni sono state agricole anche solo per un periodo. Questo per evitare di trovarci con bombe ecologiche e sanitarie ben piazzate sotto a ex terreni agricoli ora edificati. Voi vivreste in quelle case? Chiederemo questi controlli con forza perché non intendiamo essere responsabili di altri malati e altri morti. • I terreni no food non devono diventare facile preda del business delle biomasse. Il decreto rischia di spingere verso colture non agroalimentari che possono rivelarsi un boomerang sul lato ambientale se destinate alle agro-energie e alla chimica verde • Abbiamo presentato emendamenti per dare forza alle proposte dei cittadini nell’ambito della commissione e del comitato che si occuperanno della terra dei fuochi • Le discariche dell’Ilva vanno caratterizzate e devono sottostare alle normative e ai controlli senza deroghe. Basta deroghe, vogliamo controlli e sanzioni!! • I parametri che definiscono il rispetto della progressiva adozione delle misure previste dall’AIA, devono riferirsi alle prescrizioni adempiute e non alle avviate. Coscienti della situazione che stanno vivendo le popolazioni pugliesi e campane, abbiamo voluto dare un senso a questo decreto. Un decreto nato male che non condividiamo nell’impostazione ma che abbiamo cercato di rendere utile come strumento per far recepire le istanze dei cittadini. Molto altro sarà da discutere in aula in questi giorni. Questo decreto è la conseguenza del fallimento delle istituzioni locali, regionali e nazionali che negli anni sono state colluse, assenti o conniventi con la malavita organizzata e le lobby di potere. Non pensate che questo decreto sia una vittoria per qualcuno. E’ l’Italia intera che ha perso! Ha perso un’altra occasione per fare qualcosa di serio e concreto per le popolazioni di Taranto e della Campania.

One comment

  1. Ditencillo a sti strunz e cammurrists ca so scem, e picciol ne potrebbero avir chiù assai, ma chiù assai si tinissero a loro terra, bella comm’ù babbà, chiù pulit. Si nun fottissero e forestier. Si mandassero a scuola i figli loro a mparà e llingue, l’albrghier, a storia, a storia d’a agricoltura do Sud. O SSUD DUVREBB ADDIVENI’ CUMME ‘A SVIZZERA allura i PICCIOLI CUN a politica d’ACCUGLIENZA (COSA CHE O sUD è MAESTRO) CHIOVEREBBERO D’O CIELO

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