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Presidio No Vasca a Bresso: “Abbattuti gli ultimi alberi, nulla separerà i balconi delle famiglie da una fogna a cielo aperto”

Presidio No Vasca a Bresso: “Abbattuti gli ultimi alberi, nulla separerà i balconi delle famiglie da una fogna a cielo aperto”

Questa mattina ho partecipato al pacifico presidio dei comitati No Vasca di Bresso.

Ciò che sta avvenendo sotto i balconi di un condominio dove vivono seicento famiglie, nei pressi di una scuola materna, nel centro di uno degli ultimi polmoni verdi del Nord Milano non è solo uno scempio ambientale, ma è anche un pericolo per la salute dei cittadini, oltre che osceno esempio di cattiva gestione del territorio.

Oggi cade l’ultima barriera.

Vengono abbattuti gli ultimi alberi, di cui alcuni peraltro di recente piantumazione, che separavano le case delle famiglie che abitano il supercondominio di via Papa Giovanni. Sparisce l’ultimo possibile filtro fra le finestre dei cittadini di Bresso e quel gigantesco stagno all’interno del quale il comune di Milano ha deciso di raccogliere le acque del fiume più inquinato d’Europa: il Seveso.

In questi giorni ho chiesto rassicurazioni al sindaco di Milano, sia ad ATS, che all’assessore regionale Pietro Foroni. Le risposte fin qui ricevute, non sono sufficienti. Bisognerebbe smetterla di raccontare la favoletta del laghetto e cominciare a tutelare seriamente i rischi per la salute, di chi rischia di trovarsi sotto casa una fogna a cielo aperto.

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