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PROGETTO DI LEGGE: “Promozione e sviluppo delle Comunità energetiche sul territorio regionale”

PROGETTO DI LEGGE: “Promozione e sviluppo delle Comunità energetiche sul territorio regionale”

Lo sviluppo delle fonti rinnovabili e più in generale di un modello innovativo di approvvigionamento, distribuzione e consumo di energia con l’obiettivo di agevolare la produzione e lo scambio di energie generate principalmente da fonti rinnovabili, l’efficientamento e la riduzione dei consumi energetici è, oggi, da considerarsi obbiettivo imprescindibile.

L’Unione Europea, con la Direttiva europea RED II (2018/2001/UE), ha definito il concetto di Comunità Energetiche. A novembre 2018, il Parlamento europeo ha reso vincolanti gli obiettivi in materia di energia rinnovabili, efficienza energetica, biocarburanti e governance energetica. Tra le novità introdotte c’è la possibilità per cittadini, imprese ed enti locali degli Stati membri dell’Ue di produrre, consumare, immagazzinare e vendere energia ottenuta da fonti rinnovabili.

Decentramento e localizzazione della produzione energetica sono i principi su cui si fonda una comunità energetica che, attraverso il coinvolgimento di cittadini, attività commerciali e imprese del territorio, risulta in grado di produrre, consumare e scambiare energia in un’ottica di autoconsumo e collaborazione. Il concetto di autoconsumo si riferisce alla possibilità di consumare in loco l’energia elettrica prodotta da un impianto di generazione locale per far fronte ai propri fabbisogni energetici.

La legge 28 febbraio 2020, n. 8 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica) ha introdotto le comunità energetiche rinnovabili, ovvero associazioni tra cittadini attività commerciali o imprese che decidono di unire le forze per dotarsi di impianti per la produzione e la condivisione di energia da fonti rinnovabili, definendo i diritti dei singoli partecipanti, i quali continueranno a scegliere liberamente il proprio fornitore di energia elettrica e potranno nominare un loro delegato, appartenente anche a un’azienda esterna, per la gestione dei flussi con il Gestore dei servizi energetici (GSE), ovvero la restituzione delle componenti tariffarie non dovute per l’energia condivisa e la tariffa incentivante.

L’autoconsumo collettivo è fatto da una pluralità di consumatori ubicati all’interno di un edificio in cui è presente uno o più impianti alimentati esclusivamente da fonti rinnovabili.

Gli impianti possono essere di proprietà di soggetti terzi e usufruire di specifici benefici, come le detrazioni fiscali. La disposizione relativa alle comunità energetiche prevede che i soggetti che partecipano devono produrre energia destinata al proprio consumo con impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza complessiva non superiore a 200 kW. Per condividere l’energia prodotta, gli utenti possono utilizzare le reti di distribuzione già esistenti e utilizzare forme di autoconsumo virtuale.

L’istituzione delle Comunità energetiche è volta al perseguimento di obiettivi di pubblico interesse.

Quali la tutela dell’ambiente, grazie all’abbattimento delle emissioni atmosferiche ottenuto mediante il progressivo incremento della produzione d’energia elettrica da fonti rinnovabili; la promozione della coesione economico-sociale, attraverso il progressivo incremento delle utenze beneficiarie del consumo gratuito dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili; lo sviluppo economico del territorio, per effetto del diffuso miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili serviti e della possibilità di favorire la creazione di una filiera locale nel settore dell’installazione, manutenzione e gestione di impianti di produzione d’energia da fonti rinnovabili.

La presente proposta di legge si prefigge dunque l’obiettivo di sostenere e promuovere la nascita di Comunità energetiche sul territorio, finalizzate alla tutela dell’ambiente, la coesione economico sociale, lo sviluppo economico del territorio.

LA PROPOSTA DI LEGGE DEL M5S IN REGIONE LOMBARDIA SULLE COMUNITA’ ENERGETICHE:

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