Prima di dire che l’aria della Lombardia è buona suggerisco all’Assessore Cattaneo di fare un bel respiro.
L’inquinamento in Lombardia è un grave problema e minimizzare la sua portata non aiuta a migliorare la qualità dell’aria. Dal suo Assessorato non sono arrivate le proposte concrete che i lombardi aspettano da anni.
Questa mattina ho ascoltato la conferenza stampa organizzata dalla Giunta di Regione Lombardia: “La Qualità dell’Aria in Lombardia – Rapporto 2018”. Abbiamo ascoltato i numeri presentati dall’assessore Cattaneo, così come abbiamo letto il rapporto Mal’Aria di Legambiente. Prendiamo atto di entrambi, ma quanto fatto finora non è sufficiente.
Affermare che la situazione è in miglioramento, non equivale a dire che il problema sia risolto. L’inquinamento c’è, questo è sotto gli occhi di tutti. Quello che più ci preoccupa è che oggi non abbiamo ascoltato proposte concrete per migliorare l’attuale situazione. Anzi, abbiamo ascoltato l’assessore ripetere che la qualità dell’aria che respiriamo è buona. Speravamo di discutere possibili soluzioni. Invece niente. Siamo preoccupati perché non c’è una visione di lungo periodo. Ad esempio sentiamo ancora parlare di inceneritori e teleriscaldamento. Brescia, città il cui impianto di incenerimento rifiuti è spesso citato come esempio virtuoso, risulta la città più inquinata della Lombardia. È evidente come qualcosa non torni.
L’inquinamento è causa di 85mila morti l’anno e il 98% dei bambini sotto i 5 anni vive in aree dove le concentrazioni di PM2.5 sono al di sopra dei livelli raccomandati dall’Oms, per affrontare una simile emergenza non basta dire che tutto sommato la situazione sta migliorando rispetto vent’anni fa. Diamo atto alla Regione del fatto che in Lombardia si sia lavorato con maggiore attenzione sul problema rispetto ad altre Regioni d’Italia, ma l’obiettivo è ancora lontano.
Come M5S la nostra prima risposta sarà quella di incentivare il trasporto pubblico locale, favorendo la tariffa unica e cercando in tutti i modi di scongiurare gli aumenti voluti dal sindaco di Milano. Chiederemo al ministro dell’Ambiente di essere coordinatore e garante di un piano di tutela della qualità dell’aria sovra regionale e infine proporremo all’Europa di aggiornare la normativa vigente di modo che siano presi a riferimento anche i livelli di PM 2.5, decisamente più pericolosi rispetto ai valori relativi al PM 10, che fanno attualmente da riferimento.
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