Un colpo di mano per piegare l’agenda del Consiglio Regionale ai loro interessi e in questo momento i loro interessi coincidono con il loro amore per le poltrone.
Oggi la Lega ha utilizzato le Istituzioni, il Palazzo, esattamente come se fosse la loro sede di partito, cioè al solo scopo di portare avanti gli interessi del proprio leader, convocando una seduta extra del Consiglio Regionale ponendo all’ordine del giorno la richiesta di indizione del referendum popolare volta a modificare l’attuale legge elettorale.
La Lega, non il Movimento Cinque Stelle, ha votato questa legge elettorale neanche due anni fa, oggi chiede di cambiarla attraverso una modalità priva di ogni costituzionalità, di fatti presenteremo una pregiudiziale. La Lega si prende gioco di uno strumento importante come il referendum per la smania di incassare ciò che resta del temporaneo consenso elettorale e la necessità di trovare nuovi argomenti, al solo scopo di poter mandare il loro leader in televisione a lamentarsi e fare faccette.
Il M5S è e sarà sempre favorevole all’utilizzo del referendum come voce della volontà popolare, ma questa è una presa in giro, utile a dar voce esclusivamente ad una Lega a corto di argomenti.