Questa mattina M5S Lombardia ha incontrato gli studenti, docenti e i genitori del Comitato “A scuola!” che hanno organizzato un presidio davanti a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale della Lombardia.
Massimo De Rosa, consigliere regionale del M5S Lombardia: “Per primi abbiamo chiesto alla regione tracciamenti puntuali e tamponi rapidi per consentire di tenere aperte le scuole. Condividiamo le richieste e la preoccupazione del Comitato: i nostri figli devono tornare a scuola e la didattica deve tornare ad essere in presenza. Non possiamo permetterci una generazione 2020 poco scolarizzata e con difficoltà di accesso a università e mondo del lavoro.
Abbiamo proposto all’Assessore un tavolo con le forze politiche di Consiglio e Giunta e i diversi attori coinvolti per per trovare soluzioni percorribili e in tempi rapidi.
Purtroppo l’emergenza sanitaria continua, nonostante la riduzione delle curve pandemiche. Il rischio del contagio non è assolutamente scomparso e le scuole, sono naturalmente più esposte. Proprio per questo il rientro nelle aule deve necessariamente rispondere a criteri di assoluta per gli studenti e tutto il personale”.
Per Raffaele Erba, consigliere regionale del M5S Lombardia: “Abbiamo chiuso l’incontro con un aggiornamento a breve sugli sviluppi. Nei prossimi giorni avremo l’occasione di ottenere i primi riscontri sugli impegni di Regione Lombardia in tema di tracciamenti. Nel primo caso già domani tratteremo in Consiglio la nostra proposta sui tracciamenti rapidi sui kit fai da te. Per quanto riguarda i trasporti settimana prossima auspichiamo che la Commissione regionale Trasporti si riunisca per definire quanti studenti possono essere dirottati sulle fasce di bassa affluenza e coordini scuole e TPL”.
“La Lombardia”, conclude De Rosa, “si è fatta trovare del tutto impreparata e ha sempre sostenuto la chiusura delle scuole anche negli incontri Stato-Regione. Il tema trasporti, legato a doppio filo con l’apertura delle scuole, deve essere affrontato nell’immediato in modo da garantire spostamenti in piena sicurezza. Non basta infatti pretendere, come fa la regione, che si riapra senza adottare tutte le misure necessarie per salvaguardare la salute pubblica con un progetto strutturati che superi la fase emergenziale per regolamentare la fase di convivenza forzata con il virus”.