Nella mattinata di giovedì 16 Febbraio, assieme agli attivisti del Movimento Cinque Stelle del comune di Abbiategrasso ed i rappresentanti del Team S9 – Abbiategrasso abbiamo incontrato i rappresentanti del ministero dei Trasporti. Sul tavolo la realizzazione dell’ultimo chilometro della linea ferroviaria S9 Albairate – Abbiategrasso.
Quando parliamo di soluzioni concrete all’emergenza smog, che sta soffocando la pianura Padana, intendiamo proprio questo. Se vogliamo ridurre le polveri sottili dobbiamo assolutamente migliorare il servizio ferroviario per i nostri pendolari, le cui ragioni finiscono spesso nel dimenticatoio e nell’immobilismo delle amministrazioni locali. Ogni mattina sono circa 3500 i pendolari che muovono sulla tratta. Un bacino d’utenza che cresce a 110.000 persone, considerando i 32mila abitanti di Abbiategrasso, i 63mila di Vigevano ed i circa 20mila di Mortara.
L’incontro è stato fondamentale al fine di chiarire le posizioni in merito ai progetti relativi alla nuova stazione e al prolungamento della tratta, destinata prevalentemente al trasposto dei pendolari. La delegazione, formata dai rappresentanti del territorio, ha potuto chiarire le proprie richieste, integrando la nota di RFI presentata dai rappresentanti del ministero. Questi incontri sono molto importanti, soprattutto per chiarire idee e progetti, è difficile infatti che chi lavora a Roma possa avere un’idea precisa delle reali esigenze di uno specifico territorio, per questo ritengo sia stato opportuno incontrarsi e discuterne.
La proposta di RFI potrà quindi essere modellata sulle esigenze dei cittadini e dei pendolari locali. Questo l’impegno preso dalle parti al termine dell’incontro. Quello mossosi oggi è sicuramente il primo passo di un cammino comunque lungo. Il secondo passo prevede un incontro in Regione Lombardia. Nel caso in cui l’infrastruttura venisse realizzata, spetterebbe infatti alla Regione il compito di erogare il servizio, garantendo la copertura della tratta aggiuntiva.
Dobbiamo muoverci su due livelli. Da una parte è necessario far pervenire al ministero e a RFI le indicazioni del territorio in merito al progetto legato all’infrastruttura, dall’altro organizzare un incontro in Regione per capire se ci sia o meno la volontà di garantire il servizio. Per i pendolari abbiatensi insomma, ci sarà ancora da aspettare, ma finalmente grazie al lavoro di attivisti e associazioni locali, qualcosa sembra muoversi.