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Scandalo Lombardia Film Commission, parla Scillieri

Scandalo Lombardia Film Commission, parla Scillieri

Dalle casse pubbliche a quelle del partito. Questo sembrerebbe il modo in cui la Lega gestisce i soldi pubblici in Lombardia.

Mettere le mani nelle tasche dei cittadini lombardi, per far confluire fondi al partito. Questo sembrerebbe essere il modo in cui la Lega amministra i soldi in Lombardia.
 
Le indagini legate alla compravendita del capannone di Cormano, da parte di Lombardia Film Commission, stanno delineando in maniera sempre più nitida un quadro inquietante del modo in cui la Lega amministra i soldi pubblici in Lombardia. Questo è quanto emerge dalle dichiarazioni rilasciate in sede di interrogatorio dal commercialista Michele Scillieri, indagato nell’ambito dell’inchiesta sul caso della fondazione Lombardia Film Commission (Lfc).
 
Stando a quanto emerso Scillieri avrebbe dichiarato di aver restituito alla Lega il 40% di quanto incassato da Lombardia film Commission, circa 25mila euro all’anno, per la sua consulenza. In pratica Regione Lombardia, tramite Lombardia Film Commission pagava Scillieri, il quale poi tramite un giro di fatture restituiva parte del compenso alla Lega. Se le parole di Scilleri venissero confermate dai fatti, come pare essere dall’esistenza di due fatture, sarebbe la riprova di quanto la Lega sia incapace di gestire i soldi quando sono di tutti, ma diventi abilissima nel farlo quando si tratta di spostarli nelle proprie casse.

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