Quando pensi che una classe dirigente mai legittimata dai cittadini, il cui mandato è stato contraddistinto dall’incapacità, da riforme bocciate, voucher prima osannati e poi ritirati (per evitare l’ennesima batosta referendaria), da riforme del lavoro che hanno cancellato diritti e incrementato la disoccupazione, abbia toccato il fondo, quando pensi che non si potrà mai raggiungere un punto più basso del salvataggio incrociato del ministro-cimice Lotti e del condannato Minzolini, ecco invece che questi politicanti sanno ancora sorprenderti.
Ieri pomeriggio il Parlamento italiano ha dato l’ennesimo schiaffo in faccia ai cittadini, mettendo ancora una volta nero su bianco il principio secondo cui loro sono diversi da tutti noi. Non siamo tutti uguali. La legge non è uguale per tutti, quello l’abbiamo visto settimana scorsa, oggi sappiamo che non abbiamo nemmeno tutti gli stessi diritti. Il loro diritto a maturare la pensione dopo quattro anni, sei mesi e un giorno, vale più dei vostri 42 anni di contribuzione. Siate perciò lieti di lavorare fino a 67 anni, dal momento che le vostre tasse potranno continuare a mantenere il loro vitalizio.
Quello a cui ieri abbiamo assistito all’interno dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati è stato un blitz vile, vergognoso e meschino. Vile perché messo in piedi a tradimento, un giorno in cui da nessuna parte era scritto che si sarebbe parlato di pensioni e vitalizi. Vergognoso perché messo in piedi in poche ore proprio mentre i cittadini, fuori dal palazzo, reclamavano il proprio diritto a scegliersi i rappresentati, il loro diritto di tornare al voto. Meschino perché dopo mesi di finte dichiarazioni, di impegni presi a favore di telecamera, non solo si sono rimangiati tutto bocciando la nostra proposta – il M5S proponeva, in termini di pensione, di equiparare i diritti dei parlamentari a quelli dei cittadini e di cancellare i vitalizi – ma hanno avuto persino il coraggio di vantarsi di un taglio ai vitalizi pari al 1% della spesa totale. Ridicoli. Praticamente, tramite la proposta presentata dalla PD Marina Sereni, vengono tagliati, solo per tre anni si intenda poi torna tutto come prima, 2.5 milioni di euro l’anno dalla spesa pubblica. La proposta del Movimento 5 Stelle avrebbe consentito un taglio di 211.6 milioni l’anno per sempre.
Adesso vorrebbero andare in giro a raccontare la favola del: “noi almeno qualcosa abbiamo fatto” del: “meglio che niente“, mentre: “quelli del Movimento Cinque Stelle sono i soliti squadristi, i soliti populisti, quelli che fanno casino e poi non concludono nulla“. Peccato gli sia andata male, perché noi, grazie a voi che ci avete affidato questo compito, eravamo lì a smascherarli e a denunciare a tutti la loro indecenza. Questo li ha fatti impazzire di rabbia. La presidentessa Laura Boldrini ha già parlato in merito e presto arriveranno nei confronti del gruppo sanzioni e sospensioni. Non importa, questo è il compito che ci avete affidato e siamo orgogliosi di portatelo avanti quotidianamente.
L’importante è che tutti sappiano cosa è realmente successo ieri pomeriggio. Tutti devono conoscere la vergogna avallata dalla presidentessa Boldrini, questa storia deve essere raccontata da voi, perché giornali e telegiornali difficilmente ne parleranno per ciò che realmente è stato. A voi il compito di condividere ed informare più persone possibile, perché il cambiamento può arrivare solo grazie a cittadini informati e quando arriverà, se ce lo permetterete, il Movimento Cinque Stelle sarà lì per cancellare tutto questo.