Condivido il comunicato del M5S Cormano
Purtroppo siamo costretti a registrare il cambio di rotta del sindaco di Cormano il quale ha dovuto piegarsi ai dicktat di partito e schierarsi di conseguenza con chi sta strumentalizzando la pandemia, la paura del futuro di lavoratori e famiglie, al solo scopo di guardare al tornaconto elettorale del “capitano”.
Il sindaco ha infatti comunicato di aver scritto al premier Conte, insieme ad altri sindaci di destra, per chiedere l’immediata riapertura delle attività commerciali e lamentandosi delle restrizioni.
Peccato, perché finora sembrava esserci serietà e collaborazione nel lavoro fin qui portato avanti.
Oggi, con la situazione lombarda e cormanese che vede in crescita sia la curva dei contagi che quella dei decessi, serve senso di responsabilità. Per questo non avremmo voluto vedere il sindaco prostrarsi alla becera e strumentale propaganda della destra nazionale.
I cittadini sono nervosi e preoccupati. La situazione giustifica tutto questo perché stiamo rinunciando alle nostre libertà, all’istruzione e alle attività costruite con una vita di lavoro. Compito delle Istituzioni è evitare con ogni mezzo che questi sentimenti possano sfociare in rabbia.
Le istituzioni devono essere una guida seria in mezzo alle difficoltà, non alimentare false convinzioni.
Mettere in pratica gli slogan della propaganda leghista metterebbe a rischio i dolorosi sforzi compiuti finora. Vanificherebbe i sacrifici fatti e, peggio, ricondurrebbe il Paese verso un nuovo, catastrofico quanto inevitabile lockdown in cui le attività, già oggi messe a dura prova finirebbero per chiudere. Preoccuparsi di riaprire, senza pensare alle conseguenze e senza avere un piano ragionato a lungo termine non è fare il bene del cittadino, già provato e in difficoltà.
La volontà di riaprire le attività commerciali del sindaco comporta due considerazioni:
• in primo luogo rischia di confondere la popolazione già provata sulle regole da seguire.
• in secondo luogo evidenzia un rischioso appiattimento alle volontà della componente leghista della maggioranza, da parte della sua lista civica.
Infatti, anche nel tentativo di comprendere la polemica sollevata sulla riapertura delle attività commerciali, non si capisce come mai il sindaco non si sia battuto con medesima forza al fine di proteggere le imprese del territorio sollecitando Regione Lombardia affinché provveda alla lavorazione delle domande di cassa integrazione in deroga, o perché non si sia fatto sentire, sempre con Regione Lombardia, a causa della mancanza di dispositivi di protezione individuali per cittadini e volontari.
Abbiamo delle proposte per il sindaco, alcune delle quali già espresse nell’ultima conferenza dei capigruppo, che vogliamo siano recepite subito in quanto funzionali a una ripartenza strutturata, utile al nostro territorio e le sue imprese e sicura per le famiglie.
Chiediamo:
– la costituzione di un tavolo di lavoro, con rappresentate tutte le forze politiche, in cui programmare e condividere le strategie di ripartenza. Che sia punto di ascolto delle necessità di famiglie, associazioni e attività produttive.
– Creazione immediata di uno sportello di consulenza, per famiglie e imprese del territorio, in grado di informare e agevolare l’accesso agli strumenti e finanziamenti messi a disposizione da Stato e Regione.
– Creazione di un tavolo di lavoro con le opposizioni per definire le priorità di spesa dei finanziamenti emergenziali destinati a opere sul territorio, che a ottobre saremo chiamati a selezionare e appaltare.
Possiamo lavorare da subito a queste proposte, anche grazie agli strumenti offerti dalla tecnologia, dal momento che purtroppo da mesi non si svolgono sedute di consiglio comunale. Il virus però non deve fermare il dibattito democratico e la politica, proprio ora che ce ne è maggiormente bisogno.
Abbiamo finora compreso le necessità di riorganizzazione dovute all’emergenza Covid-19, ma adesso non possiamo più attendere e nemmeno pretendere che tutto sia deciso in solitaria e autoritaria autonomia dalla giunta.
È il momento di concentrarsi meno sulla propaganda, tornare a fare Politica, con la P maiuscola, di essere responsabili e lavorare per Cormano.