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Sversamento Morimondo: ENI anticipa l’implementazione del sistema di sicurezza

Sversamento Morimondo: ENI anticipa l’implementazione del sistema di sicurezza

Lo scorso venerdì 6 novembre, mi ero recato assieme ai tecnici Eni a Morimondo, allo scopo di valutare di persona l’impatto ambientale imputabile allo sversamento di idrocarburi, avvenuto lo scorso mese di ottobre. Il danno era stato causato da un tentativo di furto, l’ennesimo, subito dagli oleodotti della compagnia. Proprio durante il sopralluogo, la delegazione era stata raggiunta dalla notizia che un altro tentativo di furto, l’ennesimo, aveva provocato fuoriuscite di dagli oleodotti anche a Cisliano (al quale si riferiscono le immagini, scattate di persona, che potete vedere qui sotto).

IMG-20151106-WA0002Il fenomeno dei tentativi di effrazione è in costante aumento. Solo in Lombardia, vi sono circa 50 cantieri aperti per porre rimedio ai danni ambientali, provocati da queste sconsiderate azioni criminali. Ricordo come, una volta ultimato il sopralluogo, avessimo potuto constatare di persona gli sforzi di Eni per porre rimedio ai danni provocati dai ladri, ma nonostante ciò le nostre preoccupazioni si sono concentrate sulla prevenzione, piuttosto che sulla cura. Quali sono gli strumenti che Eni mette in campo per risolvere a monte il problema? È possibile che una compagnia come Eni non disponga di un sistema di monitoraggio, tale per cui sia possibile intervenire il prima possibile? La compagnia sta mettendo in campo sforzi a sufficienza? Sono queste le domande alle quali ci premeva dare al più presto una risposta.

L’interesse del Movimento Cinque Stelle, tradottosi in un pressing costante su Eni stessa, ha dato i suoi frutti. La compagnia ha risposto alle richieste di cui mi sono fatto portavoce, per questo possiamo dire si tratti di una vittoria per i territori. Accendendo i fari sul problema dei furti e dei conseguenti sversamenti di idrocarburi abbiamo ottenuto che l’installazione e l’implementazione del sistema di monitoraggio e VPMS (vibro acustico) su rete oleodotti Eni, inizialmente prevista per fine 2016, fosse anticipata a luglio 2016. Il nuovo sistema dovrebbe consentire, a detta di ENI, un intervento quasi immediato su eventuali perdite o furti, permettendo anche di individuare i responsabili dei tentativi di effrazione, mentre ancora li stanno compiendo.

All’interno della propria nota, ENI ha ricordato come un intervento immediato rientri anche negli interessi della compagnia, garantendo in ottemperanza del Dlgs 152/2006, l’intervento entro le 24 ore nel momento in cui venga segnalato l’avvenuta effrazione.

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