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Trattamento con monoclorammina all’acquedotto di San Colombano al Lambro: “Regione Lombardia e ATS forniscano i dati per la sicurezza dei cittadini”

Trattamento con monoclorammina all’acquedotto di San Colombano al Lambro: “Regione Lombardia e ATS forniscano i dati per la sicurezza dei cittadini”

Trattamento con monoclorammina all’acquedotto di San Colombano al Lambro (MI), De Rosa (M5S): “Regione Lombardia e ATS forniscano i dati per la sicurezza dei cittadini”

Abbiamo interrogato la giunta Regionale, per chiedere di fornire garanzie sull’efficacia della metodologia utilizzata, in termini di qualità dell’acqua destinata all’uso umano. Chiedendo sia prodotta l’opportuna letteratura scientifica a sostegno. Dal momento che il testo cui si fa riferimento per l’utilizzo di monoclorammina è datato 2003.

In questo modo intendiamo dare voce alle istanze raccolte dai comitati cittadini preoccupati dalla sperimentazione che prevede di monoclorammina, in atto presso l’acquedotto di San Colombano e quelli ad esso collegati.

L’acquedotto di San Colombano è stato scelto, lo scorso 6 luglio, come sede del progetto pilota di sanificazione delle reti idriche tramite l’utilizzo di monoclorammina.

Il ricorso a questa pratica è piuttosto diffusa negli Stati Uniti, ma in ambito prettamente sanitario. Poco utilizzata invece in Europa dove alcuni paesi, come Germania e Svizzera, l’hanno addirittura vietata. L’utilizzo della monoclorammina ha generato molti dubbi e causato notevoli disagi ai cittadini dei paesi coinvolti, disagi legati soprattutto ad alterazioni organolettiche dell’acqua.

Da qui la richiesta di chiarimenti e garanzie a Regione Lombardia.

La nostra interrogazione chiede se Regione Lombardia e ATS siano in possesso di precise informazioni, e relativa letteratura scientifica, per ciò he concerne l’utilizzo di monoclorammina. Inoltre vogliamo sapere se la sperimentazione è limitata all’acquedotto di San Colombano o se vi siano altre sperimentazioni in atto in Lombardia. Soprattutto vogliamo sapere quali siano gli e i pareri rilasciati da ATS in merito all’esito di questa prima fase sperimentale e attraverso quale metodologia e quali protocolli vengono stilati i risultati. Infine chiediamo se siano previsti indennizzi, per i danni subiti dai cittadini, durante questi mesi.

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