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Trenord, caos gestionale. Il M5S chiede inversione di rotta nelle priorità di investimento di Regione Lombardia

Trenord, caos gestionale. Il M5S chiede inversione di rotta nelle priorità di investimento di Regione Lombardia

Le continue giravolte nelle posizioni del Governatore lombardo Fontana sulla governance di Trenord, e sulle proposte e controproposte di FS, mostrano la confusione gestionale che intorbidisce le acque nel settore trasporti. Il M5S chiede chiarezza e trasparenza affinché si instauri una discussione aperta e alla luce del sole sul futuro di Trenord e del trasporto pubblico locale in Lombardia.

Nel merito il Consigliere regionale M5S Nicola di Marco dichiara: “Trenord come società è nata nel 2011, e a distanza di 7 anni ancora non è stato del tutto chiarito quali siano gli investimenti in capo a Regione e quali in capo a FS, tant’è che ancora in questi giorni se ne discute e che il gioco di proposte e contro-proposte in merito ha il fine dichiarato di dirimere finalmente il nodo delle rispettive competenze e responsabilità fra i due azionisti paritetici di Trenord. Detto in altri termini, in 7 anni di esistenza e gestione di Trenord Regione e FS non hanno ancora definito chiaramente chi deve fare cosa! Il risultato evidente è che quella che avrebbe dovuto rappresentare un’eccellenza nel settore trasporti su ferro è invece un fanalino di coda nel panorama nazionale.

In questo caos, gli investimenti languono, per cui ci ritroviamo con un parco rotabile a volte vecchio e inefficiente, con continui guasti. Ad esempio, Trenord ha decine di convogli che risalgono agli anni 70, 57 automotrici che risalgono agli anni 80, mancano spesso i pezzi di ricambio quali porte e finestrini, per non parlare degli impianti di condizionamento, spesso guasti o mal funzionanti, con treni estivi trasformati in forni invivibili sia per l’utenza sia per i lavoratori Trenord.

I mancati investimenti riguardano non solo la manutenzione ordinaria e straordinaria ma anche il mantenimento dell’organico, cronicamente sottodimensionato rispetto alle esigenze. Si pensi ad esempio che, rispetto a quelli necessari, mancano all’appello 40 macchinisti e 70 capitreno.

Come M5S da tempo chiediamo che sia fatta chiarezza sull’assetto societario di Trenord anche al fine di superare l’attuale caos gestionale e sbloccare gli investimenti ormai non più differibili.

Infine, priorità assoluta va data a un cambio di paradigma nella destinazione delle risorse pubbliche: attualmente regione Lombardia investe il 95% delle risorse per infrastrutture e trasporti in grandi opere spesso inutili, e solo il 5% nel trasporto pubblico locale. Ciò è scandaloso ed è uno dei motivi per cui assistiamo a un sistema di trasporto pubblico farraginoso caratterizzato da continui disservizi. Invertire le priorità, mettendo al primo posto il trasporto pubblico locale, è la premessa indispensabile e sine qua non di una buona gestione di Trenord e di un’offerta di servizi di mobilità degna delle aspettative e bisogni dell’utenza”.

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