I lombardi sono già costretti a subire i danni causati dall’inadeguatezza nel governare dimostrata dal centrodestra a trazione leghista, sia almeno loro risparmiata l’insopportabile retorica per la quale in Lombardia tutto va bene dal momento che sono state inoculate oltre un milione di dosi.
Valutare l’andamento del piano vaccinale sulla base di valori assoluti è scorretto e mistificatorio.
Il perché è evidente a chiunque e dovrebbe esserlo anche al vicecapogruppo della Lega alla Camera e al presidente Fontana. La Lombardia è la regione più popolosa d’Italia. Di conseguenza è quella che, correttamente, ha ricevuto il maggior numero di dosi e verosimilmente può contare sul maggior numero di risorse in termini di strutture e personale. Quindi è logico che il numero totale di persone vaccinate sia il più alto d’Italia. Ci mancherebbe fosse il contrario.
Per questo limitarsi al dato assoluto è scorretto e poco significativo.
Il riferimento deve essere il dato in percentuale sulla popolazione. Un dato che vede la Lombardia al quartultimo posto su scala nazionale (Fonte ministero della Salute dati pubblici https://www.governo.it/it/cscovid19/report-vaccini/) peggio han fatto solo Liguria, Calabria e Sardegna anch’esse regione a guida centrodestra.