Le numerose problematiche associate all’impatto acustico degli aeroporti, spesso devastante per chi subisce gli effetti nocivi del rumore prodotto dagli aerei in fase di decollo e atterraggio, sono da tempo sotto l’attenzione del M5S. Tra queste rientra anche l’IRESA, un’imposta a totale carico delle compagnie aeree che dovrebbe compensare l’inquinamento acustico attraverso il completamento dei sistemi di monitoraggio e di disinquinamento, oltre a prevedere forme di indennizzo per le popolazioni residenti nelle vicinanze degli aeroporti.
Peccato però che che questo tributo regionale, sia stato applicato in maniera totalmente difforme sul territorio nazionale. Tant’è che attualmente sono solo cinque le Regioni ad aver istituito l’IRESA. Tra queste, ce ne sono alcune, come il Lazio, che destinano solo una minima parte delle entrate a compensare i costi sociali delle emissioni sonore provenienti dagli aerei!
Siamo di fronte ad un paradosso. I livelli di rumore dovuto al traffico aereo continuano ad essere costantemente fuori dai limiti di legge, eppure le Regioni preferiscono disapplicare questa imposta. La cui applicazione potrebbe contribuire a sostenere significativamente il costo degli interventi necessari, al fine di contenere il rumore. Oltre che compensare la popolazione residente, come già avviene in altri Stati membri dell’Unione europea!
Con i colleghi del M5S Crippa, Villarosa, Sibilia abbiamo quindi depositato in questi giorni una risoluzione congiunta in Commissioni Finanze e Trasporti alla Camera http://aic.camera.it/aic/sched
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