Una serata per parlare di agricoltura. Un confronto diretto con agricoltori e operatori del settore, per discutere i punti del Programma Agricoltura elaborato dal Movimento Cinque Stelle, in vista delle prossime elezioni politiche e nell’ottica di un futuro governo pentastellato. È quanto organizzato per la serata di giovedì 11 gennaio dal gruppo del M5S di Gorgonzola.
Quali sarà l’indirizzo della politica agricola italiana in relazione alle normative europee? Quali scenari per l’incentivo e la tutela del lavoro dei giovani agricoltori? Quali le possibili conseguenze di Ceta e TTIP? Come conciliare allevamento sostenibile e tutela del suolo?
Queste le principali tematiche messe sul tavolo dai lavoratori del settore.
Rilanciare il settore agricolo non è soltanto un impegno, ma un’esigenza concreta. Un’esigenza che muove a partire dalla valorizzazione delle eccellenze tipiche del nostro Paese, che deve essere capace di collocarsi fra le necessità del territorio e le politiche europee. Un’agricoltura che intende proporsi come modello per uno sviluppo inclusivo e promotore dell’uguaglianza, deve necessariamente rispettare il lavoro di chi opera direttamente sul campo. Occorre, a tal fine, incentivare e sostenere anche i giovani nel percorso di valorizzazione dell’agricoltura. In un’ottica di ricambio generazionale propositivo innovativo capace di generare talenti e attrarre risorse.
Scenari da integrare in riferimento alle linee dettate dalla politica agraria comunitaria. Il M5S non è contrario alla pac. Riteniamo che le risorse comunitarie possano essere preziose per gli agricoltori italiani. Dobbiamo poi considerare come la programmazione in corso abbia introdotto misure importanti quali il pagamento verde, le agevolazioni ai giovani agricoltori, ma soprattutto abbia ridefinito la figura dell’agricoltore attivo in modo da impedire che, chi non fa agricoltura, possa comunque beneficiare dei fondi. Il riferimento è ai numerosi casi di titolari di terreni, sui quali magari sono stati costruiti aeroporti, che hanno però beneficiato dei fondi PAC.
Parecchi invece i timori degli operatori del settore, in merito alla possibile entrata in vigore dei trattati internazionali quali TTIP e CETA. Trattati ai quali il Movimento è contrario senza se e senza ma. Lungo tutti questi cinque anni abbiamo manifestato, depositato mozioni ed interrogazioni, affinché il governo italiano si battesse per impedire l’entrata in vigore di questi trattati. Trattati che rappresentano una vera e propria minaccia per la nostra economia, il nostro territorio e la nostra salute.
Rassicurazioni importanti anche per i giovani imprenditori agricoli. Sostenere il ricambio generazionale è fondamentale. Intendiamo perseguire questo obiettivo attraverso la riforma dell’Agea, la promozione dell’accesso al credito, la semplificazione per i lavoratori stagionale, ma anche attraverso la lotta alle agromafie e al caporalato.
Fra i punti toccati nel corso della serata anche ambiente, suolo e benessere animale. La terra è il fattore comune intorno al quale nascono progettualità, ma soprattutto il suolo è una risorsa in esaurimento. Per questo la tutela del nostro suolo, attraverso lo stop al consumo, sarà priorità del prossimo governo a Cinque Stelle. Per quanto riguarda il benessere animale, al fine di perseguire un’ideale di allevamento sostenibile, per gli animali da reddito, occorre un cambio di mentalità. Occorre rendere sempre più consapevole il consumatore. Quando compriamo dobbiamo poter essere messi in condizione di sapere esattamente come è stato allevato l’animale. Questo perché riteniamo come un consumatore consapevole possa essere disposto a pagare anche qualcosa in più, pur di non mettere nel piatto carne imbottita di antibiotici, proveniente da animali cresciuti in gabbie strette e nutriti fino a scoppiare.
Il Programma Agricoltura del Movimento Cinque Stelle è stato votato da 20.114 cittadini, i quali hanno espresso 173.532 preferenze. Il Programma è già consultabile all’indirizzo:http://www.movimento5stelle.it/programma/agricoltura.html.