Bene che l’amministrazione abbia intrapreso un dialogo con la soprintendenza su Palazzo Gardella, ma vogliamo vedere accordi formalizzati.
Arese, 21 ottobre 2021 – Ho presentato in Regione Lombardia una mozione per chiedere che la Giunta si impegni affinché al più presto sia apposto un vincolo totale su Palazzo Gardella.
Il 30 marzo 2021 è stato pubblicato un appello a tutela di Palazzo Gardella ad Arese, firmato da 265 intellettuali, in maggioranza architetti, ingegneri e docenti universitari. A seguire anche il Fai ha lanciato l’allarme su questo importante bene artistico.
Dopo diverse reticenze, l’amministrazione comunale di Arese si è finalmente decisa a chiedere un incontro con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano. Incontro avvenuto il 13 settembre e da cui è emersa l’intenzione di porre un vincolo solo di facciata al Palazzo Gardella. Dato il valore dell’edificio, reputo indispensabile che il vincolo sia più ampio, per questo ho presentato una mozione per impegnare Regione Lombardia a richiedere alla Soprintendenza l’apertura di un iter VIC (valutazione di interesse culturale), al fine di tutelarne la peraltro già riconosciuta eccellenza architettonica, storica, culturale tramite l’apposizione di un vincolo sul profilo architettonico sia esterno che interno.
A livello comunale, anche la consigliera M5S Michaela Piva sta presentando una mozione per impegnare gli enti a vincolare l’immobile: “Anche dalla giornata di studio presso il Pac (opera del Gardella) del 18 ottobre è emerso che l’immobile è da tutelare in toto mediante il vincolo relazionale, ovvero un vincolo totale in quanto l’edificio è rilevante per le relazioni con la storia industriale, economica e non ultimo di rilevanza architettonica”.
Fino a dicembre 2020, FCA utilizzava la struttura del Gardella come base operativa di costumer service. Da quella data ha spostato i suoi uffici altrove ed ha venduto l’edificio. Ad oggi, su quest’area, ci sono importanti progetti in essere (non ancora definitivi) che potrebbero minacciare il complesso architettonico. Perché sebbene l’edificio sia annoverato tra i beni culturali lombardi, non ha nessun vincolo di tutela!
L’edificio è inserito anche nel Portale della Direzione generale creatività contemporanea del Ministero della cultura come ‘opera d’eccellenza’. Uno degli architetti che hanno progettato l’opera, l’Arc. Gardella, figura fra i fondatori italiani del movimento internazionale del modernismo, che comprende architetti quali Le Corbusier, Ludwig Mies van der Rohe, Walter Gropius, Frank Lloyd Wright, Alvar Aalto.
Non si può pensare di lasciare allo sbando un’opera architettonica di questo livello.