In commissione ambiente è finalmente approdata la risoluzione (De Rosa 7-000150) presentata dal M5S e riguardante una moratoria per gli impianti di incenerimento.
La risoluzione è nata dalla collaborazione tra la commissione ambiente e gli attivisti del gruppo di lavoro sull’ambiente della zona Milano e Monza-Brianza. Abbiamo attuato il nostro ruolo di portavoce dei cittadini, facendoci portatori delle loro idee e richieste.
Questa è la vera democrazia!
La risoluzione affronta la tematica dell’incenerimento dei rifiuti, pratica obsoleta e da censurare. Gli inceneritori sono strutture anacronistiche e comunque inquinanti: più di otto su dieci hanno ormai oltre dieci anni di vita.
Negli inceneritori, per il principio di conservazione della massa, oltre alle nanopolveri disperse nell’ambiente, si producono scorie pari al 30 % del rifiuto trattato, scorie che vanno comunque smaltite e trattate spesso lontano dai luoghi di origine. Le ceneri prodotte dall’incenerimento sono altamente tossiche, costituiscono un terzo del peso dei rifiuti bruciati e vanno smaltite come rifiuti speciali pericolosi in discariche autorizzate al conferimento di tali specifiche tipologie di residui. Bruciando i rifiuti quindi non si elimina il problema delle discariche, ma se ne creano di nuove con rifiuti più tossici;
Molti cittadini e il M5S credono che l’unica strategia da attuare per eliminare il problema dei rifiuti sia la promozione della gerarchia dei rifiuti, ad iniziare dalla prevenzione con la programmazione della produzione della materia e la valutazione del ciclo vita, la riduzione degli imballaggi e la raccolta differenziata, in particolare quella porta a porta.
Nella risoluzione ricordiamo come la pratica dell’incenerimento dei rifiuti sia stata spesso oggetto di critiche da parte dell’accreditata comunità scientifica. Sull’incenerimento in particolare hanno espresso criticità e perplessità sia la medicina oncologica sia la medicina ambientale. Inoltre l’Unione Europea suggerisce di non realizzare più impianti di incenerimento.
Con la risoluzione impegnamo il governo “ad assumere iniziative dirette a riconvertire i vecchi impianti di incenerimento in centri di compostaggio, riciclaggio ed impianti per il TMB (trattamento meccanico biologico), ad individuare sistemi premiali per la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani da parte dei comuni e delle società di erogazione di tali servizi, anche attraverso sistemi di tariffazione puntuali”.
Inoltre chiediamo, al fianco dei cittadini, di permettere a tutti i cittadini il libero accesso alla giustizia, alle informazioni ambientali ed a tutte le fasi del processo decisionale autorizzativo per nuovi impianti di trattamento ed al monitoraggio degli impianti attualmente in esercizio, come già previsto dalla Convenzione di Aarhus del 26 giugno 1998.
Ora la maggioranza ha la possibilità di esprimersi nettamente prendendo posizione al fianco dei cittadini o di perdere un’ulteriore occasione di cambiamento. Se affosseranno la proposta non si facciano più vedere alle manifestazioni cittadine per impedire i nuovi inceneritori.
UNITI, VINCIAMO NOI!!