L’anno scorso presentai un’interrogazione scritta indirizzata a Regione Lombardia in cui chiedevo si costituisse parte civile nel processo per corruzione in atti urbanistici che vede accusati alcuni ex amministratori di Cinisello Balsamo. Regione Lombardia – nella persona dell’Assessore Pietro Foroni – aveva respinto la mia richiesta, spiegando che solo qualora fossero state accertate le responsabilità a supporto della sussistenza di un danno diretto a Regione Lombardia, questa si sarebbe potuta tutelare in sede civile.
È di pochi giorni fa la notizia della sentenza emessa dal Tribunale di Monza. Quattro sono state le condanne inflitte in primo grado: 4 anni all’ex sindaca Pd Siria Trezzi e al marito Roberto Imberti, vicesindaco fino al 2013, mentre 3 anni e mezzo è la pena decisa per l’ex assessore ai Lavori pubblici e segretario Pd Ivano Ruffa e per l’ex capogruppo, segretario Pd e consigliere comunale Franco Marsiglia.
Secondo i giudici, la corruzione starebbe nella presunta supervalutazione ottenuta rispetto ad alcune aree interne al Parco del Grugnotorto, destinate alla costruzione di un centro commerciale e al parcheggio della metropolitana.
L’indagine era partita a seguito di un esposto del Movimento 5 Stelle rispetto al Piano di governo del territorio. Ai tempi, con il gruppo del Movimento 5 Stelle di Cinisello feci degli atti e delle segnalazioni per delle situazioni che ritenevamo anomale e irregolari. La politica ci ha ignorato, la magistratura no ed oggi purtroppo ne vediamo le conseguenze.
Arrivati a questo punto, con una condanna penale in primo grado, che intenzioni ha l’Amministrazione Regionale? Ho depositato oggi un’altra interrogazione a risposta scritta, sollevando la medesima questione. Chiedo a Regione Lombardia se intenda ora tutelarsi e attivare in via autonoma un’apposita richiesta di risarcimento danni in sede civile, in virtù delle possibili lesioni del pubblico interesse sociale, ambientale e di consumo di suolo.