Il centrodestra ha deciso di non affrontare e risolvere in Consiglio regionale, i problemi del piano vaccinale Covid 19 in Lombardia esposti in una mozione urgente delle minoranze.
La mozione, che i capigruppo di Maggioranza hanno ritenuto di non discutere, chiedeva alla regione di individuare “una personalità di fiducia ovvero un team di esperti a cui direttamente demandare la pianificazione e la realizzazione della campagna di vaccinazione anti Sars-CoV-2 nella Regione Lombardia, sino al termine della stessa e a revocare la delega agli Enti Strumentali e Società partecipate all’Assessore Davide Carlo Caparini”.
Il principio è molto semplice: fin qui Regione Lombardia ha ostacolato in tutti i modi la ripresa promuovendo e difendendo contro ogni evidenza un piano vaccini promesso e promosso come modello, rivelatosi invece un clamoroso fallimento.
È ora di fare le pulizie di Pasqua e per farlo è necessario commissariare le attività di programmazione della vaccinazione. Mentre alcune regioni stanno già vaccinando i settantenni, qui siamo ancora fermi agli ottantenni. È incomprensibile come il centrodestra lombardo possa essere così ottusamente e strenuamente fiero del proprio piano vaccinale, da rifiutare qualsiasi aiuto. Respingere la nostra mozione, appellandosi a un cavillo del regolamento del Consiglio, è vergognoso. L’ennesima fuga dalla realtà.
Questo atteggiamento penalizza la Lombardia, non aiuta ad alleggerire la pressione sugli ospedali e soprattutto pesa come un macigno sulla ripresa di scuole, negozi, alberghi e ristoranti. Ripresa dei cui ritardi è assoluto responsabile questo centrodestra.