Ancora una volta il PD sta dimostrando la sua assoluta insensibilità sui temi ambientali. Pochi giorni dopo aver tradito la volontà di milioni di cittadini sull’acqua pubblica, stravolgendo il testo della proposta di legge scritta insieme ai comitati per l’acqua e lo stesso PD aveva condiviso, questa maggioranza sta cercando di bloccare la legge sul consumo di suolo.
All’inizio della legislatura era stato lo stesso governo a presentare un disegno di legge sul consumo di suolo, il cui impianto purtroppo è stato via via svuotato dagli emendamenti degli esponenti della maggioranza, fino ad arrivare – ad ottobre scorso – ad un testo molto debole e forse inadeguato a garantire un’efficace salvaguardia del territorio. Ma, a quanto pare, all’anima devastatrice del PD non è sembrato sufficiente, visto che il provvedimento è rimasto fermo per quasi cinque mesi. La proposta sarebbe dovuta andare in aula lunedì prossimo, ma il PD ha pensato bene – senza neppure avvisare le altre forze politiche – di imporre un ulteriore rinvio, con la scusa della richiesta di approfondimento da parte dell’ANCI. Ma l’ANCI – che, guarda caso, è guidata proprio dal PD – in cinque mesi non si era accorta di questo disegno di legge in commissione? E perché l’ANCI (PD) dialoga solo col PD e non segue un normale percorso istituzionale? E’ possibile che anche un provvedimento così blando faccia tanta paura agli speculatori e devastatori amici e sodali del Partito Democratico?
La realtà è che il PD si presenta sempre al proprio elettorato con la maschera di chi difende i diritti e di chi tutela l’ambiente e il territorio, ma poi, una volta entrato nelle Istituzioni, getta quella maschera e svela la sua vera natura, quella di un partito attento esclusivamente agli interessi del cemento.