+++ PRESENTEREMO INTERROGAZIONI IN PARLAMENTO E IN REGIONE LOMBARDIA +++
Roma, 28 mag – “Ci stanno chiamando e scrivendo in moltissimi per denunciare una situazione allarmante, se confermata. Il governo della Regione Lombardia, attraverso l’Ats, starebbe infatti fermando i privati che – di tasca propria – hanno prenotato i test sierologici. Il motivo? Ci sarebbero problemi a fare tamponi, eventualmente il test sierologico rivelasse la presenza degli anticorpi che si sviluppano nei primi giorni della malattia. Non solo l’Ats di Milano ha mandato sms allarmanti per errore ai cittadini lombardi dicendo che erano entrati in contatto con un caso Covid-19, non solo sembrerebbe che siano stati anche cancellati dei dati dei sospetti positivi da Covid-19 sempre per errore. Adesso, dopo tutta la vicenda legata alla Diasorin e al San Matteo di Pavia, emerge che i test sierologici non si possono fare?”. Lo denunciano, in una nota congiunta, la senatrice del MoVimento 5 Stelle Simona Nocerino e il consigliere regionale della Lombardia Massimo De Rosa.
“Dietro all’impossibilità dei cittadini di sottoporsi ai test sierologici – spiegano – ci sarebbero due motivazioni: ancora oggi a tre mesi dal primo caso Covid di Codogno e a quattro dalla dichiarazione dello stato di emergenza, il governo della Regione Lombardia non è in grado di garantire agli eventuali positivi il tampone, ovvero l’unico strumento attraverso il quale sia possibile o meno stabilire l’eventuale contagiosità. Il secondo: dei 384 nuovi casi positivi segnalati ieri in Lombardia, 168 erano stati individuati tramite tamponi fatti a privati auto-sottopostisi a test sierologico. Questo fa pensare che se un numero sempre maggiore di persone si sottoporrà al test, i numeri relativi alla diffusione del contagio potrebbero sì offrire un quadro maggiormente dettagliato della reale situazione, ma potrebbero anche portare la curva dei contagi nuovamente a salire, con conseguenze facilmente ipotizzabili.”.
Per questo, concludono, “presenteremo un’interrogazione sia in Senato sia in Consiglio regionale della Lombardia per conoscere nel dettaglio sia i motivi tecnici che hanno portato ATS alla comunicazione dell’annullamento dei test, sia per ricevere un’adeguata documentazione in grado di smentire le dichiarazioni del presidente di fondazione Gimbe che la Regione ha querelato per aver messo in dubbio la veridicità dei dati forniti da Regione Lombardia, in merito al numero dei contagiati. Resta inaccettabile che il governo della Regione Lombardia, dopo aver ritardato la diffusione dei test sierologici, dopo averli messi a pagamento, ora impedisca ai cittadini di sottoporvici, perché ancora oggi non è in grado di garantire un numero adeguato di tamponi per fronteggiare l’emergenza. Questo sarebbe il loro modello d’eccellenza lombarda? Di questo passo non ne usciremo mai. Quanto altro devono sopportare i cittadini lombardi? Per quanto tempo la giunta Fontana e l’assessore Gallera rifiuteranno di assumersi le proprie responsabilità?”.