Con la nostra risoluzione impegniamo il governo a proteggere le aree e le fonti dalle quali i gestori prelevano l’acqua che arriva alle nostre case anche creando un tavolo di crisi congiunto tra i ministeri ministeri dell’Ambiente, dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e delle Politiche Agricole; a promuovere politiche volte al risparmio idrico; a controllare l’operato dei gestori sulla base di quanto previsto dalle convenzioni che hanno firmato con i Comuni dove gestiscono le reti; a fare in modo che i gestori stessi impegnino una parte degli utili derivanti dalla gestione dell’acqua ad investimento nelle reti. L’acqua e’ un bene finito, il nostro compito e’ quello di tutelare la quantità e la qualità delle acque per garantirle alle generazioni future.
Oggi in Commissione inizierà la discussione di una risoluzione che porta come prima firma quella di Federica Daga: «Negli ultimi vent’anni la gestione è passata nelle mani di privati, spesso multinazionali. Conseguenze? Bollette aumentate, investimenti pressoché azzerati, i profitti alle stelle e le reti idriche un colabrodo. E l’emergenza siccità viene utilizzata dalle società provate per battere cassa e occupare tutte le fonti d’acqua residue».